Rock Impressions

DEEP PURPLE Live in Villafranca (VR) – 18/07/2008
di Giancarlo Bolther
Deep Purple at Villafranca 2008
Questa per me è la terza volta che vedo sul palco i mastodontici Deep Purple ed è sempre un gran bel concerto! Inoltre splendida anche l’ambientazione “medievale”, da far invidia all’ex Ritchie, che di ambientazioni simili se ne intende ;). Ero anche piuttosto curioso di vedere all’opera Don Airey, che ho sempre stimato molto come tastierista (per chi volesse approfondire deve cercare il suo disco K2), poi un concerto vicino a casa non lo si può di certo perdere no?
Deep Purple at Villafranca 2008
Sono arrivato che il gruppo di supporto (non sapevo ce ne fosse uno), i nostrani Non Conventional Sound, aveva già suonato e, spettacolo per gli occhi, mi sono trovato davanti ad un pubblico molto folto, del resto i Deep hanno sempre avuto un grandissimo seguito dalle nostre parti, ma io che sono abituato a vedere concerti con poco più di 50-100 persone provo sempre molto piacere a vedere un posto gremito di appassionati di musica.
Deep Purple at Villafranca 2008


Come la band arriva sul palco il pubblico si infiamma, poi la scelta di aprire con “Fireball” è stata micidiale, subito un gran classico e il delirio è stato immediato. Ovviamente la scaletta è stata incentrata sui classici, la band ha un repertorio smisurato e non ha che l’imbarazzo della scelta, ma alla fine il pubblico vuole sempre certe canzoni e le ottiene. Paice non era in serata e ha piazzato qualche “stecca” nel repertorio, peccato perché è un batterista che si ascolta sempre molto volentieri, l’unica cosa che veramente non gli perdono è che nel solo di batteria continua a proporre come “pezzo forte” la rullata ad una mano, per carità è abilissimo, ma dopo tanti anni…

Ian Paice at Villafranca 2008
Glover è un vero personaggio, in un certo senso lui e Paice sono l’anima della band, il suo sorriso compiaciuto mentre suona è una delle espressioni più belle che un musicista possa regalare al suo pubblico. Don Airey è un tastierista eccezionale, ma durante il concerto non ha imposto il suo sound come faceva il grande Lord, inoltre il suo assolo è stato tutto incentrato su partiture classiche (con un omaggio anche all’Aida di Verdi, del resto siamo nella terra dell’Arena), mentre io avrei preferito anche qualche “svisata” con l’hammond, che è sempre un gran bel sentire, peccato.

Morse da parte sua mi ha convinto in pieno, in passato ero stato critico con lui, ma devo ammettere che oggi merita pienamente il posto di chitarrista nei Deep. Col tempo ha perso il taglio metallico che aveva all’inizio ed ha acquisito un sound più congeniale alla storica band e tutti suoi assoli mi sono entrati nel cuore, è stato uno dei miei preferiti sul palco. Gillan, che dire di questo singer immenso? Uno dei cantanti che amo di più da sempre, purtroppo non è più quello di un tempo e questa non è certo una novità, il capello corto, gli acuti che non ci sono più…, ma il carisma è intatto, la voglia di stare sul palco e di incontrare i suoi fans è ancora contagiosa, certo provo un po’ di rimpianto per quello che non è più, ma Gillan è ancora capace di scaldare il cuore di chi lo ascolta.
Steve Morse at Villafranca 2008Roger Glover at Villafranca 2008

La scaletta oltre ai soliti brani comprendeva a sorpresa “Contact Lost” e “Demon’s Eye”, incendiarie come sempre “The Battle Rages On”, “Perfect Stranger”, “Space Truckin’”, Highway Star” e “Smoke…”, mi sarebbe piaciuto risentire “Child in Time” ma temo che non sarà più possibile… pazienza. Durante i bis sono state eseguite “Hush”, i solo di Paice e Glover e qui apro una parentesi amara. Roger ha attaccato l’assolo e subito il mio cuore si è messo a palpitare, ma a metà una parte vergognosa del pubblico si è messa a cantare il riff di Black Night impedendo al bassista di terminare il suo pezzo, che quasi subito si è arreso, credo che si sia toccato un punto davvero basso e vorrei che tutti quegli spettatori provassero un briciolo di vergogna per quello che hanno fatto, dimostrando di essere talmente egoisti da non rispettare nemmeno una persona che a loro a dato davvero tanto! Come da richiesta popolare ecco infine l’anthemica “Black Night” che ha chiuso il concerto.
Deep Purple at Villafranca 2008
Una serata bellissima, con qualche stonatura, ma in fondo tutti sono andati via piuttosto contenti, tanto sono convinto che i Deep torneranno presto nel nostro paese. GB

Scaletta:
Fireball
Into The Fire
Strange Kind Of Woman
Rapture Of The Deep
Kiss Tomorrow Goodbye
Contact Lost
The Well Dressed Guitar (Steve Morse guitar solo)
The Battle Rages On
Demon's Eye
Don Airey solo
Perfect Strangers
Space Truckin’
Highway Star
Smoke On The Water
-
Hush
Ian Paice solo
Roger Glover solo
Black Night

Live Reportages: 2000

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