| Squadra che vince non si tocca, almeno così si dice quando 
            si raggiunge un buon risultato. Il debutto concept “Gone Through 
            Years” del 2013 ha incassato lusinghiere recensioni e critiche, 
            sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori. E per questo 
            la line up rimane inalterata con Denis Strassburg al basso, Marek 
            Arnold alle tastiere, sax e clarinetto, Ralf Dietsch alle chitarre, 
            Clemens Litschko alla batteria e percussioni e Larry B. alla voce.
 La band di Marek Arnold (Seven Steps To The Green Door, Toxic Smile, 
            Flaming Row, UPF) ritorna all’attacco con le stesse caratteristiche 
            che l’hanno contraddistinta, ossia influenze Metal (anche se 
            poche), formula canzone di facile memorizzazione ed ovviamente una 
            grande dose di Prog Rock. Il risultato è “Paralyzed”, 
            impacchettato come da stile Progressive Promotion Records, ossia in 
            cartonato, contenente il libretto con i testi e l’artwork ad 
            opera di Manuel Schmid.
 
 Sette canzoni tra le quali una mini suite a conclusione del disco 
            dal titolo “Secret Place Part One”. Apre “Scarlet 
            Walking”, soft ed introspettiva all’inizio per poi sfociare 
            in territorio Metal Prog con tastiere in evidenza. Il cuore del brano 
            è tenero, con coralità femminile e un breve solo di 
            chitarra che bada alla sostanza. La title track resta nell’ambito 
            soft Rock, con un incedere certamente inflazionato, ma ben concepito, 
            semplice e funzionale anche grazie alle coralità e all’immancabile 
            assolo di chitarra.
 
 La musica dei Cyril bada essenzialmente al sodo, creando atmosfere 
            sia di rilassamento che adrenaliniche, il tutto sapientemente gestito, 
            ossia altalenando frangenti potenti ad altri più composti. 
            I dieci minuti di “Remember Me” ci presentano i Cyril 
            più impegnati, le soluzioni accrescono anche grazie ai fiati. 
            Il livello sale. Nel disco si alternano anche special guest: Susan 
            Kammler (oboe), Herman Schade (viola) e Dan Stein (voce).
 
 Chitarra acustica ed arpeggio aprono “Rainbow”, la musica 
            sprigiona un suono caldo di iberica memoria. I colori dell’arcobaleno 
            sono le note del pentagramma e fanno spettro in un brano che è 
            appunto l’insieme delle sensazioni visive. Un volto che i Cyril 
            non ci hanno mai presentato.
 
 Si sfiora il New Prog in “Faded Snapshot”, piccoli istanti 
            di Marillion e poi Metal Prog melodico, come la band ci insegna, senza 
            invadere. Per i gusti personali di chi vi scrive, è uno dei 
            brani più belli del disco.
 
 “Peal Of Thunder” nei suoi tre minuti risulta essere a 
            tutti gli effetti il singolo dell’album, grazie a un refrain 
            e ad un incedere da band navigata nel mondo del Pop, il tutto sempre 
            con uno sguardo nel New Prog.
 
 Il disco si conclude con la suite “Secret Place Part One”. 
            Questo “Part One” fa ben sperare in un proseguo, perché 
            in effetti solo questo brano vale l’acquisto del disco. In esso 
            tanta carne al fuoco, Psichedelia, Prog e Hard Prog.
 
 Tutto il disco è melodico-centrico, si bada al cuore più 
            che alla mente, la mente è tirata in causa solamente per volare 
            in alcuni attimi davvero ariosi. A mio avviso un passo avanti rispetto 
            al debutto, la personalità cresce così come il piacere 
            di ascoltarli. MS
 
 Altre recensioni: Gone Through Years
 
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