Rock Impressions
 

INTERVISTA AI CIRCULUS con Michael Tyack (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

Per incominciare mi vuoi raccontare la storia del vostro gruppo?
I Circulus sono nati nel 1997. L’attuale formazione è insieme da oltre quattro anni. Noi cerchiamo di fondere insieme il sound del sintetizzatore Moog con gli antichi strumenti a fiato per confondere le persone che ci ascoltano sulla nostra provenienza che può essere dal futuro o dal passato.

Voi sembrate un gruppo di artisti molto freak, cosa mi puoi dire del vostro stile di vita? Che tipo di persone siete?
La maggior parte dei membri del gruppo sono musicisti a tempo pieno o insegnanti di musica, sebbene “tempo pieno” possa significare anche solo un’ora o due alla settimana, mentre il resto del tempo lo passano semplicemente stando seduti da qualche parte a sorseggiare una tazza di the. Il nostro batterista ha famiglia e un lavoro a tempo pieno, quindi vive una situazione molto diversa dal resto del gruppo. Penso che il termine “freak” sia piuttosto buono per descriverci.

Mi puoi dire qualcosa di più sul vostro interesse per la musica medioevale e sul perché avete scelto di amalgamarla con il rock psichedelico?
Mescolare il rock psichedelico con le sonorità antiche è la missione della mia vita. Questi due stili si completano così bene l’un l’altro. Il giorno che morirò spero tanto che ci possa essere qualcosa del tipo “una reincarnazione al passato”.

Il vostro stile è molto seventies, non vi piacciono le nuove tecnologie digitali?
Io non sono molto bravo con le nuove tecnologie. Noi facciamo la nostra musica usando strumenti tradizionali, per me anche il Moog ormai è da considerare uno strumento “tradizionale”. Personalmente preferisco poter registrare alla vecchia maniera usando i nastri, ma per l’ultimo album abbiamo usato un Pro Tools per convenienza. I nostri amici Queens of Noize hanno remixato una vecchia canzone dei Gryphon con molti bleeps. Non è esattamente il tipo di cose che vogliamo fare coi Circulus, ma ha un ottimo sound. Ti invito ad ascoltarlo su Myspace.

Il sound della chitarra sui vostri dischi mi ricorda molto la tradizione West Coast, tipo Grateful Dead, piuttosto che il sound inglese, sei d’accordo?
Credo tu abbia ragione, forse dipende dal mio amplificatore Fender. Anche il Moog accostato alla chitarra crea un suono molto West Coast.

Che tipo di responso avete dal pubblico alla vostra musica?
Il modo migliore per iniziare ad ascoltare la nostra musica è vederci dal vivo. Cerchiamo sempre di coinvolgere l’audience a ballare sul palco insieme a noi e di solito li spingiamo a fare cose un po’ folli. Più riusciamo a fare cose folli sul palco e più felice diventa ogni persona presente al concerto. La cosa più importante per noi come artisti e di diffondere più gioia possibile e la maggior parte delle volte il pubblico lo percepisce in qualche modo. Al pubblico piace vedere qualcosa di diverso dal solito.

Cosa mi puoi raccontare della registrazione del nuovo album?
Ogni canzone ha preso vita da dei semplici accordi suonati con la chitarra, se tutto va bene e con un po’ di fortuna questi accordi poi crescono e diventano una canzone completa. Molti testi delle canzoni del nuovo album sono ispirati da un profondo senso di dolore e da cose della vita che non hanno senso o che sembrano ingiuste. Ma questo non vale per tutti i brani. “Dragon’s Dance” è una canzone di protesta sull’esistenza dei draghi. “Willow Tree” è una canzone di protesta sul crescere e invecchiare.

Cosa significa il titolo dell’album Clock Are Like People?
Niente ha davvero un senso, allora perché dovrebbe averne uno il titolo del nostro album?

Il nuovo album è più malinconico del primo, che messaggio volete dare?
Il messaggio è questo: “Si, questo è un album malinconico! Il prossimo album avrà un sound molto più allegro. Lunghi giorni di felicità sono vicini e verranno di sicuro!”

La vostra musica è piena di bellezza, avete una finalità estetica o spirituale?
Fin tanto che tu troverai la nostra musica “piena di bellezza” non ha importanza se noi abbiamo cercato un risultato estetico o spirituale. L’unica cosa che mi rende felice è se noi abbiamo un sound che non assomiglia a quello di nessun altro. L’originalità è la cosa più importante.

Cos’è che caratterizza le vostre esibizioni dal vivo e come preparate la set list?
Circa cinque minuti prima di un concerto scarabocchio una lista di canzoni. Siccome varie canzoni hanno diverse accordature di chitarra, di solito cerco di raggrupparle insieme così non devo continuare a riaccordare la chitarra per tutta la sera. Prima di ogni concerto noi ci vestiamo in modo appropriato. Vestirmi per le grandi occasioni è una mia grande passione. Odio pensare a quanto sarebbe grande il guardaroba dei Circulus se avessimo abbastanza soldi!

C’è una lunga tradizione di artisti che suonano musiche medioevali e folk: Comus, String Driven Thing, Jethro Tull, Gryphon, Horslips dai '70, Dead Can Dance, Sol Invictus e molti gruppi gothic dagli anni '80, anche Ritchie Blackmore con il suo nuovo progetto… conosci questi artisti e i loro dischi?
Non conosco molto i Sol Invictus, ma il resto dei gruppi che hai citato li conosco. I Gryphon sono splendidi, i Comus sono molto validi e strani e i Dead Can Dance mi piacciono davvero molto.

Al tempo stesso ci sono anche molti gruppi che cercano di mischiare influenze medieval e folk con l’heavy metal, talvolta con buoni risultati, come Cruachan, Skyklad, In Extremo a così via... c’è qualcosa che ti piace?
Mi piacciono fin tanto che gli elementi metal sono di tipo doom e non death.

Che musica ti piace ascoltare e quali sono i gruppi da cui trai ispirazione?
Come puoi immaginare, sono principalmente gruppi degli anni settanta come i Dr Strangely Strange, COB, Stone Angel, Malicorne, Renaissance e Trees (giusto per citarne alcuni) quelli che mi hanno ispirato di più. Poi ascolto anche molta musica antica tipo David Munrow e la musica rinascimentale per liuto.

Che significato a per te il paganesimo e lo segui?
No, non sono un pagano. Sono un sognatore e un viaggiatore del tempo.

Il mondo moderno sta correndo sempre più veloce, tu credi che abbia bisogno ogni tanto di rallentare e di guardare al passato?
Per quanto mi riguarda il resto del mondo può fare quello che vuole. Io sono abbastanza contento di accelerare e di guardare al futuro!

Vuoi chiudere con un saluto finale...
Vorrei salutare Lavender Diamond. Se non l’hai ancora sentita devi farlo assolutamente! Sta per uscire un suo nuovo Ep su Rough Trade.
All the best
Michael Tyack

Recensioni: The Lik on the Tip...; Clocks Are Like People

Sito Web


Indietro all'elenco delle Interviste

| Home | Articoli | Recensioni | Interviste | News | Links | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace |