| Dopo aver sentito il disco dei Tempano pensavo di aver già 
            trovato l'album prog dell'anno, ma questo dei Cast ha rimesso tutto 
            in discussione. Devo riconoscere che non conoscevo questo gruppo di 
            origine messicana, nonostante abbia già all'attivo ben dodici 
            dischi col presente e spero che il titolo di questa nuova estenuante 
            opera, di quasi settantatre minuti divisi in tredici tracce (il titolo 
            significa letteralmente "testamento"), non indichi l'intenzione 
            di abbandonare le scene, perché ci troviamo di fronte ad un 
            gruppo eccezionale la cui perdita impoverirebbe tutti.
 
 Settanta minuti di musica che ti inchiodano all'ascolto, che ti obbligano 
            ad un devoto e reverenziale stupore. Questa band ha delle qualità 
            musicali sovrumane, che mette al servizio di un prog molto tecnico, 
            ma allo stesso tempo molto ispirato e creativo. Non serve descrivere 
            i brani, mi ci vorrebbe una pagina intera, posso solo dire che ci 
            viene proposta una calibrata miscela di prog settantiano e moderno, 
            un felice connubio fra Dream Theater e la migliore tradizione albionica 
            di Genesis e Yes, ma mi da fastidio fare dei paragoni, i Cast sono 
            delle stelle di prima grandezza e meritano a pieno titolo di sedere 
            accanto ai "grandi" a parimerito.
 
 Procuratevi con tutte le forze questo CD perché vi incanterà 
            con la sua magia e sarà difficile poi schiodarlo dal vostro 
            cuore. GB
 
 Altre recensioni: Castalia; Nimbus; 
            Mosaique; Power 
            And Outcome
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