Rock Impressions

Box Of Frogs - Strange Land BOX OF FROGS - Strange Land
Epic / Esoteric Recordings
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Rock Blues / Rock
Support: Lp 1986
- CD 2011

Per il secondo album i Box of Frogs chiamano una serie di stelle da far invidia, ritroviamo Rory Gallagher in quattro brani, Steve Hackett in due e nientemeno che il vecchio amico Jimmy Page in uno, oltre ad una lunga serie di altri nomi che per brevità non voglio citare. Nonostante la parata di stelle il disco è caduto presto in un anonimato che ha portato alla conclusione l’esperimento Box Of Frogs.

Il disco parte con un sound molto moderno e grintoso, meno blues del precedente e più pop, c’è tanta classe, ma è qualcosa di troppo distante dai fasti del passato per piacere ai vecchi fans, mentre è troppo ambizioso per le nuove generazioni, che in quegli anni nel pop cercavano musica molto disimpegnata. Titoli come “Get It While You Can” e “You Mix Me Up” dimostrano le buone doti di questi musicisti, ma non sono adatti alle richieste del mercato. “Average” presenta ancora delle buone idee, alla chitarra c’è Hackett, ma è ancora una volta a metà strada tra un passato importante e un futuro che corre già molto veloce, troppo per questi musicisti. Il blues finalmente torna con la buona “House on Fire”, ottimo il lavoro di chitarra di Gallagher. Interessante l’atmosfera di “Hanging From the Wreckage”, anche se non fa breccia. Qualche brivido lo si prova con la ruvida “Asylum”, che non a caso vede la presenza di Page. Poi però è seguita dalla morbida “Strange Land”, davvero troppo radiofonica. La conclusiva “Trouble” non lascia traccia, nonostante alcune idee non fossero malvage. Chiude il cd la bonus track “I Keep Calling”, b-side del singolo “Average”, dove la band gioca con nuove sonorità e risulta più convincente che su altri brani dell’album, ma siamo sempre molto pop, troppo per i vecchi fans.

I Box Of Frogs sono stati una band coraggiosa, che ha provato a mescolare tradizione e modernità e lo ha fatto con classe. I risultati non sono stati sempre esaltanti, ma almeno certe sperimentazioni erano ficcanti, riascoltare oggi questi dischi fa pensare ad un’occasione mancata e un po’ lo è stato davvero. Anche se fosse vero che i BOF non sono entrati nella storia, la storia del rock passa anche attraverso dischi come questi. GB

Altre recensioni: Box Of Frogs


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