Rock Impressions

Bloodbound - Book of the Dead BLOODBOUND - Book of the Dead
Metal Heaven
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2007

Avevo lasciato I Bloodbound un anno fa con il beneficio dell’inventario riguardo l’onestà del prodotto. Li ho tacciati di saccheggiamento nei confronti dei soliti gruppi guida come gli Iron Maiden, gli Helloween e compagnia bella. Oggi li ritrovo a soli pochi mesi di distanza con piacevole sorpresa, la personalità finalmente sembra tentare la fuoriuscita.

Ovviamente siamo sempre legati a quelle sonorità Power anni ’80, ma con un senso per la melodia molto più spiccato e leggermente distante dalla band di Herris e soci. Migliora la musica ma peggiora l’artwork, la copertina è della serie: “…bambino stai buono qui e fai il disegnino”, anche se poi la tematica è inquietantemente infernale.

“Sign Of The Devil” apre il discorso con inaspettato carattere, tutta da cantare, mentre “The Temper” ci ricorda che gli Iron Maiden sono sempre nella loro mente anche se con una chiave di lettura differente dal solito. Proseguono dunque i cori epici fatti a DOC per la sede live e la voce di Urban Breed è quella solita e graffiante. Provate ad immaginare cosa potrebbe essere “Book Of The Dead” dal vivo! Personalmente mi ricorda i Saxon dei tempi migliori, con le dovute proporzioni, si intende… I Bloodbound sembrano essere diventati una specie di mixer, dove le vecchie sonorità vengono shekerate con le nuove ed il risultato comincia a destare un certo interesse. C’è ancora molto da lavorare, questo sia chiaro, ma il discorso intrapreso comincia a prendere una certa piega, magari bisogna lasciare perdere song come “Flames Of Purgatory” o “Into Eternity”, prive di vita propria. Non che siano brutte, tutt’altro, è che sono già state scritte da migliaia di altri gruppi.

In definitiva i Bloodbound sembrano volere privarsi della vecchia pelle, anche se lentamente. Ritengo “Book Of The Dead” un lavoro riuscito a metà, anche se nella sua interezza riesce a farci passare un allegra e spensierata oretta di buon vecchio e sincero Metallo. Sanno suonare. Ora mi hanno incuriosito, dovremmo aspettarci delle belle? Spero di si, hai visto mai? MS


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