Rock Impressions

BACKYARD BABIES + BULLET + LANDSLIDE LADIES + PLANET HARD
Sottotetto, Bologna, 26 Settembre 2008
di Lia
Photographer

C'è un nuovo album uscito nei negozi da poche settimane e possiamo finalmente assistere al ritorno dei Backyard Babies sul suolo italico. Quale miglior occasione se non la riapertura del Sottotetto, in quel di Bologna, con il lancio, quanto mai con il botto, del venerdì rock del locale felsineo per la stagione 2008-09?

Da quest'anno l'organizzatore -Bologna Rock City- adotta un'innovativo -e semplice- sistema di prevendita, basta ricaricare una carta postepay e quindi ottenere conferma via mail da presentare alla cassa la sera del concerto, il tutto quindi, al costo di un solo euro per operazione -valida anche per più biglietti- accompagnato anche dalla piacevole sorpresa di vedere finalmente qualcuno che vende a prezzi scontati rispetto a quelli in acquistabili in loco -questa sera di ben tre euro- i biglietti in prevendita che -almeno stassera- godono anche di poster del concerto in omaggio, quando invece solitamente ci vengono propinate solo -discutibili e spropositate- spese di aggiuntive.

Ben presto il parcheggio del locale -che è ottimamente piazzato ben fuori dal centro cittadino bolognese, ma comunque servito dai tram del servizio pubblico cittadino a poca distanza e comodamente raggiungibile dalla tangenziale- passa dal deserto pomeridiano ad una buona animazione, non ci sarà il sold-out alla fine ma poco ci manca.
Mentre noi ci stiamo ancora rinfocillando a pochi passi dal club vero e proprio, è già ora della prima band di apertura, i milanesi Planet Hard, che salgono sul palco appena scoccate le ore 21, mentre ancora gran parte del pubblico è intento ad arrivare ed a tesserarsi (il Sottotetto è un club con tessera annuale). Ci perdiamo quindi praticamente tutto il loro set, penalizzato dall'ora e dallo scarso pubblico presente all'interno del locale.

A seguire tocca ai modenesi Landslide Ladies, che si presentano come trio -a differenza di passatte occasioni- con il bassista-singer Lester affiancato da due validi giovani compagni, pensiamo che la ricerca invano di una formazione stabile –specchio della situazione della scena nostrana- abbia penalizzato la band emiliana, che forse avrebbe potuto invece raccogliere più per quanto aveva seminato. Un gustoso e compatto hard rock, proposto con grinta, in cui notiamo certamente le influenze Kiss e Hanoi Rocks, con il leader della band che cerca di svegliare dal torpore il pubblico che pian piano affolla il capannone del Sottotetto. Poco il tempo a disposizione, ma comunque compito ottimamente svolto strappando anche timidi applausi.

Passiamo quindi all'ultima band in apertura, gi svedesi Bullet, quelli più fuori tema nella serata a base di r’n’r, ma piacevole sorpresa per noi (originariamente non erano proprio previsti, tanto che anche la loro maglietta non riporta la data bolognese!), ma forse il loro set è più adatto ad un motoraduno che ad una serata come questa. Ma visto che stanno facendosi buona parte del tour insieme ai Backyard Babies… ce li godiamo!
Il loro ingresso sul palco viene accolto bene da un pubblico oramai molto numeroso, pugno e corna al cielo ad accogliere al suo ingresso on stage dell'imponente singer borchiato che, da quell'altezza -il palco è abbastanza sopraelevato- incute anche un po' di timore con il suo fare indemoniato. Ma, muovendosi a fatica per lo stretto palco -che per i gruppi di apertura è angusto, metà è occupato dalla strumentazione della band di punta- si attira il pubblico, facendolo divertire per tutti i quaranta minuti a disposizione, con un sound che dal vivo ricorda molto gli Accept con passaggi spiccatamente AC/DC.
Divertente vedere Peder, il drummer dei Backyard Babies, aggirarsi sotto al palco durante la loro esibizione dotato di macchina fotografica ad immortalare i compagni di tour.
I Bullet hanno un nuovo album da pochissimo in circolazione, e lo promuovono alla grande con particolare menzione di "From Dusk Till Down" e la title track "Bite The Bullet" unite a brani meno recenti come "Bang Your Head". Si concedono anche una breve pausa prima di riapparire sul palco e chiudere la loro ottima prestazione, con tanti applausi dal pubblico nonostante centrino forse poco nel contesto (ma siamo un pubblico così chiuso noi italici sempre??)

Ore 23 circa ed ecco il turno degli attesissimi Backyard Babies, il pubblico scalpita ed uno ad uno i nostri escono sul palco accompagnati da ululati del pubblico, i classici lampeggianti rossi volteggiano sugli ampli e attaccano le prime note di "The Ship" mentre sullo sfondo capeggia anche per questo tour il classico logo con teschio in circolazione oramai da diversi anni ma intramontabile anche in mezzo al loro merchandising. La temperatura è altissima e non solo in senso figurato, il locale è quasi completamente pieno e si scatena l'inferno.
La band soffre sul palco alcuni problemi tecnici, dapprima Johan, il bassista è costretto a rinunciare definitivamente alla sua spia, calciata a bordo palco, visto che non vuole saperne di funzionare, mentre Dregen litiga a lungo con il fonico al suo fianco, imprecando vistosamente. La band cerca comunque di continuare senza che lo show ne risenta poi così tanto.

I pezzi del nuovo disco funzionano benissimo dal vivo e la parte iniziale è ampiamente dedicata a cose recentissime, così solo dopo averci proposto l'energico primo singolo estratto dall'ultimo lavoro, "Fuck Off And Die" in cui Dregen è protagonista anche nel cantato -consentendo a Nicke un momento di riposo vocale e di spaziare maggiormente sul palco- è finalmente l'ora di un tuffo nel passato con "Brand New Hate", che scatena facilmente il pubblico. La successiva "Degenerated", si dimostra forse un po' troppo poco adatta al live, come temuto ascoltandola su disco, ma basta introdurci "The Clash" per riportarci completamente sui binari di un concerto come sempre esplosivo. "Back On The Juice" rallenta di nuovo i ritmi, ma poco dopo ci si scatena di nuovo quando il passato torna prepotentemente alla ribalta con una serie di inni storici della band, dapprima "Star War" seguita dall'accoppiata vincente "Highlights"/"Look At You" sparate in sequenza e immancabili nel set degli svedesi da sempre, e come cancellarle??

E' passata circa un'ora e -quando la interessante "Nomadic" va a chiudersi- gli svedesi scendono dal palco, salutando il pubblico che li incita, Peder, il batterista è visibilmente provato mentre si trascina fuori, colpa della calura e dello show senza grandi pause.
Breve attesa ed ecco che il solo Nicke, il singer, esce, chitarra e sigaretta in mano, per proporci una bellissima versione di "Saved By The Bell" -tutta affidata alla sua sola chitarra e voce- seguito dal pubblico in estasi.

Il resto della band fa il suo ritorno sul palco per la conclusione vera e propria del concerto, dapprima tocca alla 'vecchia' hit single "Minus Celsius" e quindi, a sorpresa, si ripesca nuovamente nel passato con una scoppiettante "Bombed Out Of My Mind" che non sarà proprio un pezzo molto conosciuto anche fra il pubblico in sala, ma è ideale per scatenare -per l'ultima volta questa sera- i tantissimi fans.

Una band in grandissima forma, un disco come l'ultimo, omonimo, che andrebbe suonato dal vivo del tutto o quasi, e la scelta -durissima- deve lasciare in panchina pezzi che meriterebbero un posto sempre ogni sera, non potendo disdegnare passaggi nella loro discografia passata altresì ricca di ottimi episodi, ma ci vorrebbero sei ore di set per accontentare tutti! Quindi va bene così, un'ora e un quarto di pura energia ci ha appena riempito le vene di rock'n'roll per questa band che non ha più bisogno di presentazioni ma è sempre una certezza anche sul palco!

I suoni del Sottotetto non sono ancora certo il massimo –sarà anche che abbiamo orecchie abituate bene bazzicando spesso per concerti oltre le Alpi- e la struttura, un alto capannone rimaneggiato a live club forse non aiuta e comunque sono stati fassi passi in avanti da quando nello scorso inverno BRC ha cominciato ad organizzare concerti in questo locale, e ci auguriamo che il pienone di questa serata spinga a fare ancora meglio, c'è bisogno di locali live come questo in Italia, linfa vitale per il rock'n'roll nella nostra penisola!!
Dopo il concerto il pubblico sfolla molto lentamente, alcuni attendono la band (tutti -stranamente tranne Nicke- si concedono ai fans fino a notte fonda) mentre l'ottimo dj set hard-rock ci tiene qui all'interno del club ancora a lungo prima di tornarcene a casa.
E ora... li attendiamo l'anno prossimo di nuovo da noi, è una promessa, vero?

Setlist Backyard Babies:
The Ship
Come Undone
Disfunctional Professional
Fuck Off and Die
Brand New Hate
Degenerated
The Clash
Back On The Juice
Idiots
Star War
Highlights
Look At You
Nomadic
---------
Saved By The Bell
Minus Celsius
Bombed (Out Of My Mind)

Recensioni: Backyard Babies; Them XX

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