Rock Impressions

Ape Shifter - II APE SHIFTER - II
Brainstorm Records
Genere: Post Modern Prog
Support: CD - 2019


Ad un paio d’anni di distanza dal debutto arriva il nuovo album del power trio composto dal chitarrista Jeff Aug, dal bassista Florian Walter e dal batterista Kurty Munch. Loro si autodefiniscono heavy progressive stoner rock ed in effetti il loro sound incorpora questi generi cercando una strada personale, che vuole unire perizia tecnica alla forza espressiva.

Coinvolgente l’esuberanza del chitarrista. Aug è senz’altro un grande virtuoso ma sa anche dosare la propria abilità in modo da rendere il pezzo sempre interessante. La sezione ritmica è dinamica e non manca mai di spingere al meglio l’esuberanza di Jeff. L’album è composto da tredici brani di cui uno solo cantato, “Matilda”. Per quanto riguarda i dodici strumentali si tratta di una carrellata abbastanza esaustiva delle possibilità offerte da questi tre assaltatori. L’ultimo brano è invece riflessivo, il testo richiama l’indimenticabile “Hey Joe”, il contesto è post grunge con una piacevole vena psichedelica, per certi versi rappresenta un po’ una sorpresa, ma chiude il disco con una zampata creativa che fa sperare in un prossimo lavoro ancora più variegato.

Gli Ape Shifter sono una band che si muove su terreni non facili, però sono così freschi e trascinanti, che non dovrebbero mancare di sorprendervi. GB

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