Rock Impressions

Ape Shifter APE SHIFTER - Ape Shifter
Brainstorm Records
Genere: Post Modern Prog
Support: CD - 2017


Il chitarrista virtuoso Jeff Aug ha dato vita a questo nuovo progetto. In precedenza si era fatto notare per la sua abilità con la chitarra acustica, ma ha fatto parte anche di altri progetti. Oggi ci propone questo power trio dove mixa diversi generi alla ricerca di un prog metal post moderno e ricco di influenze. La matrice metal è dominante, in diverse sue accezioni, le ritmiche sono complesse e coinvolgenti, con abbondanti virtuosismi di chitarra. Il risultato è ruvido ed enfatico, per certi versi pomposo, c’è una forza espressiva quasi teatrale ed epica che tiene le fila del tutto. Undici brani piuttosto vari, anche se c’è un comune denominatore, la voglia di stupire l’ascoltatore.

Talvolta mi è sembrato anche troppo ruvido, ma in questo devo dire che si distingue da molte produzioni dello stesso genere, molto prog propone suoni mediamente morbidi, gli Ape Shifter invece no. Come simboleggia il primate in copertina c’è un urlo intrinseco contenuto nell’album, un grido che deflagra come si inizia a scorrere i brani. Riff stoppati e ossessivi, con solos che arrivano con prepotenza e diventano quasi liberatori, l’impatto sull’ascoltatore è forte, quasi zeppeliniano se rapportato ai tempi.

Davvero un disco fuori dal coro e per questo merita tutta la nostra attenzione. GB

Altre recensioni: II

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