| Xhohx 
            è un palindromo, pronunciatelo come volete, si legge in tutte 
            e due le direzioni. Non ha inizio, non c’è fine, rotondo 
            e senza logica, libero e destabilizzante, soprattutto per chi vive 
            la propria esistenza nelle regole. In questo nome dal suono impronunciabile, 
            c’è racchiuso molto del mondo sonoro propostoci dai due 
            artisti debuttanti provenienti dal Belgio, Ramon Ribas Coca (chitarra 
            e programmazioni) ed Oregolakatzor (basso).Un suono spaventoso, indicibile, proprio come il suddetto palindromo, 
            ma proprio per questo dannatamente “progressivo”.
 
 I Xhohx aprono (o meglio sfondano) una porta nuova nel Rock: il Brutal 
            Prog. Immaginate di ascoltare i Venom, i Meshuggah, i Ruins o i Flying 
            Luttenbachers mischiati con i King Crimson, Frank Zappa, i Magma o 
            i Captain Beetheart. Avete confusione? Non è nulla in confronto 
            alla proposta sonora, un eccitante delirio sparato contro il conformismo 
            musicale, un grido di rabbia che nasce dalla necessità di stravolgere 
            le regole perbeniste di questo campo artistico. Caos rivoluzionario, 
            non politico, coraggioso e menefreghista, così martellante 
            da stendere al suolo anche il metallaro più estremista.
 
 La batteria programmata è spaventosa, porta via come l’impatto 
            di una bomba e le melodie sono prossime allo zero. Seppure il novanta 
            percento dei brani (in totale dodici) non raggiungono mai i quattro 
            minuti, ci pensa la conclusiva “Nukleark” a darci il colpo 
            finale, assieme al suo quarto d’ora di delirio. Dissonanze, 
            cacofonia, rigurgiti sonori e vocali sono la colonna portante di questo 
            incubo musicale, ma è davvero tutta violenza gratuita o “Karyotypexplosion” 
            vuole raccontarci qualcosa in più? E qui mi rivolgo a voi che 
            vivete e respirate Prog dalla mattina alla sera, che apprezzate le 
            contaminazioni Jazz e che cercate nuovi bagliori in questo settore 
            sempre apparentemente assopito nel proprio torpore, ebbene fermatevi 
            un momento ad ascoltare. Gli Xhohx si spingono al di là della 
            musica, lobotomia astrusa, non tutto brilla in questo putrido calderone, 
            ma in esso galleggiano idee.
 All’avanguardia sonora si aggiunge questo nuovo tassello e noi 
            di Rock Impressions lo guardiamo con bislacca curiosità, se 
            poi ricordiamo che è un debutto…. Ovviamente tutto questo 
            è consigliato a chi piace stupire e stupirsi, assolutamente 
            da evitare per chi è debole di cuore e mentalità “giovane”, 
            gia sento i commenti: “… ma la musica, dove sta?”. 
            Proprio questo è il messaggio del duo belga, o meglio una rivincita 
            nei confronti delle regole, la voglia sincera di dire e fare ciò 
            che si pensa al momento, piaccia o meno al prossimo.
 Ognuno ha le proprie ragioni, e non sono certo io a discutere di nessun 
            parere, viva la libertà!
 
 Personalmente sento di complimentarmi con loro, se non altro per il 
            coraggio, ma per il loro futuro artistico la vedo dura, il mercato 
            odierno guarda decisamente altrove.
 Ma questo è Prog signori, Brutal Prog! E’ nata una nuova 
            leva? Il tempo ci saprà dire, e noi ci saremo, anzi, già 
            siamo qui….. come sempre. MS
 
 Per contatti: xhohxcontact@aol.com
 
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