Gli X Anima sono svedesi ed hanno un contratto con la Lion Music. Conoscendo la casa discografica , propendo quasi subito a pensare di trovarmi di fronte ad un disco di Metal Prog . Ma, sorpresa, la musica che fuoriesce dal supporto ottico è ben altra cosa. Ci avviciniamo ad un Pop elettronico dalle delicate sfumature. Gli X Anima si formano circa verso il 2007 e si basano soprattutto sulle doti vocali di Jade Ell e sulle tastiere di Pelle Händén, artista che si aggira nel circuito musicale Pop svedese sin dagli anni ’80.

Sintetizzatori, elettronica e melodie soavi la fanno da padrona, sciolinando sensazioni eteree e a tratti malinconiche.Moltissimi potrebbero essere i punti di riferimento a cui mi posso appigliare per spiegarvi meglio il contenuto sonoro, ad esempio Kate Bush, Kilye Minogue o Roxette. I brani sono dodici e si aggirano attorno ai quattro e cinque minuti di media. La produzione sonora è appena sufficiente. I testi sono spesso oscuri, trattano di misteri, viaggi nella mente di serial killer e di fenomeni paranormali quali i Poltergeist, tutto questo si sposa molto bene con la musica proposta. Molti interventi d’atmosfera, eco vocali con impostazione enfatica, rendono l’ascolto leggiero, alternando momenti più ritmati a frangenti delicati. Non è musica difficile, tutt’altro, si punta molto sull’impatto emotivo, ma anche sulla sensualità. Nulla da eccepire, tranne che a lungo andare, l’ascolto perde di attenzione, in quanto lo standard sonoro proposto è quantomeno ripetitivo.

Questa non vuole essere una critica non costruttiva, perché di sicuro il signor Händén la materia la conosce molto bene, altrimenti non avrebbe venduto in Russia 80.000 copie dell’album “The Divine Child”. Detto questo di sicuro ha ragione lui a fare questa musica, ma a me non colpisce più di tanto, o perlomeno tre brani mi bastano per un ascolto piacevole, dopo di che…. mi annoio. MS