| Si sa ancora poco di questa band polacca formata nel 2008 e credo 
            che questo “The Last Sunrise” sia il loro debutto discografico, 
            anche se negli anni ’90 c’era un gruppo con questo nome. 
            La formazione a cinque è molto classica con due chitarre, un 
            cantante e la sezione ritmica, mentre le tastiere sono affidate a 
            degli ospiti. Il genere suonato è un prog post moderno con 
            influssi metal, accostabile a band come i Riverside.
 
 L’avvio del cd è scandito da un ticchettio urgente, il 
            brano “Piece of Mind” parte spedito, con un ritmo incalzante, 
            che poi si stempera in un cantato malinconico ed evocativo, la band 
            mostra subito personalità nel segno di una appartenenza al 
            gruppo di band che stanno cercando di esprimere un prog moderno, che 
            non disdegna le commistioni col metal, pur mantenendo salda l’attenzione 
            alle linee melodiche complesse. Il sound degli Xanadu ha un carattere 
            apocalittico, che pervade tutto il disco e che assume caratteri molto 
            epici e teatrali. In questo senso le composizioni hanno tutte un medesimo 
            pathos, un senso di insieme che fa pensare ad un concept album anche 
            senza leggere i testi. Il secondo brano “Dark Shadows”, 
            anche col titolo, è molto esplicativo di quanto intendo affermare. 
            Molto intensa “Miles Away”, ma a questo punto è 
            evidente che tutto il disco si mantiene su buoni livelli e l’attesa 
            non viene delusa fino alla fine.
 
 La Polonia sta offrendo artisti molto interessanti, certo non siamo 
            ai livelli della Svezia, ma anche questi Xanadu mantengono alta la 
            bandiera di questo paese, che sta cercando di affermarsi a livello 
            musicale, non senza fatica, ma di sicuro con tenacia che alla lunga 
            deve essere premiata. GB
 
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