Rock Impressions

Winger - IV WINGER - IV
Frontiers Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock USA
Support: CD - 2006

Il gruppo capitanato da Kip Winger rappresenta il classico prodotto americano nato nella seconda metà degli anni ottanta, quando dire hard rock melodico era quasi una garanzia, in particolare se i musicisti avevano un solido back ground e questi lo avevano di certo. Con tre album il gruppo conquista America e Giappone, poi negli anni ’90 inevitabile lo scioglimento, ma nessuno si è perso per strada e i vari musicisti si sono fatti notare a fianco di nomi illustri dell’arena rock. Ma Kip era convinto che il gruppo potesse avere ancora qualcosa da dire e decide di riunire la band per dar vita a questo quarto album, questa molto in sintesi la storia del gruppo che tra le sue fila oltre a Kip e a Reb Beach vede il talentuoso batterista Rod Morgenstein, il chitarrista John Roth e il tastierista Cenk Eroglu.

Lo stile del gruppo è molto corposo, non si tratta del solito hard rock melodico, perché i nostri oltre ad ispirarsi all’hard rock di Van Halen e Montrose inseriscono anche elementi progressive. Questo mix è messo subito in evidenza dal brano iniziale “Right Up Ahead”, un mid tempo molto drammatico con una prestazione vocale particolarmente intensa, il tutto molto ben rappresentato anche dalla bellissima cover disegnata dal fumettista Ethan Van Sciver. “Blue Suede Shoes” è una ballatona bellissima e molto poco convenzionale. Grandi brividi anche con “Four Leaf Clover”, che ha un bellissimo incedere, un brano che si inserisce di diritto fra i grandi classici dell’hard USA, fra Trillion e Toto. Buona dose di energia e cattiveria nella misteriosa e teatrale “M16”. L’adrenalina continua a correre con l’incalzante “Your Great Escape”, siamo in pieno territorio heavy rock. Più pomp è “Disappear”, con i suoi cori ai limiti dell’epic. Altra ballatona semi acustica è “On a Day Like Today”, romantica e malinconica al punto giusto, c’è mestiere e classe. Finale tutto in salita con un poker di brani dove spiccano “Short Flight to Mexico” in puro heavy rock americano e la progressiva “Generica” coi suoi ritmi complessi.

Kip Winger col suo gruppo è tornato in grande stile e sembra quasi che gli anni non siano passati, certo oggi il genere non gode della popolarità di un tempo, ma questo non ha impedito ai nostri di dimostrare tutta la loro classe con un disco veramente bello. GB

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