I Wilson Project sono un quintetto di Acqui Terme e nel 2022 (mentre
scrivo siamo a metà del 2025) hanno debuttato discograficamente
con questo album. In questo “breve” periodo la band ha
già aperto concerti di New Trolls, Le Orme e Osanna e si sono
esibiti al festival di Veruno. Mentre scrivo queste righe ho letto
che presto la band dovrebbe far uscire il secondo album.
Siamo in pieno territorio progressivo, in bilico tra passato e presente,
nella costruzione articolata dei brani ci sono gli echi della migliore
tradizione prog italiana, mentre nei suoni troviamo il desiderio di
avere un risultato al passo coi tempi. Il disco è un concept
che si ispira alla promessa di Musk di colonizzare Marte. Non troviamo
considerazioni sull’imprenditore sudafricano e sulle sue visioni,
forse, se il disco fosse uscito oggi e non oltre tre anni fa, adesso
ci sarebbero altri elementi interessanti da considerare. La trama
dei testi, molto belli, segue i pensieri e le emozioni di una donna
che si accinge ad iniziare il viaggio verso il pianeta rosso. La voce
educata (al canto) di Annalisa Ghiazza ci conduce nei preparativi
al viaggio, perché l’inizio non coincide con la partenza
fisica, ma quando la mente inizia a pensare e predisporre il tutto.
Belle anche le parti strumentali, che mostrano musicisti molto preparati.
Un bel disco, forse anche troppo ricco di idee, ma sicuramente è
un esordio che gli amanti del genere non devono farsi scappare. GB
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