Rock Impressions

Warpig WARPIG - Warpig
Relapse Records
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Hard Rock
Support: CD - 1970 (2006)


Questa formazione hard rock è nota solo agli appassionati più esperti di hard rock dei primi anni ’70, originari di Ontario (Canada) hanno dato alle stampe questo unico album che viene ristampato su cd in modo ufficiale per la prima volta con masterizzazione, anche se ne giravano copie non ufficiali uscite alcuni anni fa con copertina diversa, che rappresentava una croce egizia e un cero su sfondo rosso.

La formazione era un classico quartetto composto da Rick Donmoyer (voce e chitarra), Dana Snitch (chitarra, tastiere e cori), Terry Brett (basso) e Terry Hook (batteria), ma ho trovato in internet (www.warpig.ca) il loro sito ufficiale che annuncia il come back del gruppo in formazione originale che sta preparando a più di trent’anni di distanza il secondo album.

Questi musicisti provenivano da varie esperienze musicali, ma la loro vita artistica venne sconvolta dal brit pop, in particolare da gruppi come Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple e subito si dedicarono all’emulazione delle gesta di questi dinosauri del rock. Ecco allora nascere composizioni come “Flaggit” con il suo incedere molto vicino a Purple e Uriah Heep, con le chitarre che duettano con le tastiere. Un sound veramente classico e devastante. Molto più oscura e Sabbathiana “Tough Nuts”, un piccolo capolavoro di dark rock con un riff di hammond veramente tenebroso. Più Zeppeliniana è “Melody With Balls” che ricalca con devozione il riffing stoppato del dirigibile. “Advance in A Minor” gioca ancora la carta del dark con un brano meno tagliente dei primi, ma molto evocativo, forti le influenze degli Heep. Divertente “Rock Star” con il suo riff preso dal blues e accelerato di molto. “Sunflight” è invece epica e malinconica, un’altra gemma di heavy rock che merita di essere riscoperta. “U.X.I.B.” parte con un intro dal sapore medievale, poi si trasforma in un classico hard rock con un riff molto garage. Chiude “The Moth”, un’altra traccia molto classica che mostra un gruppo in possesso di un potenziale enorme.

Purtroppo i Warpig non riuscirono a dare continuità al loro progetto, altrimenti un posto al fianco dei mostri sacri del genere non glielo toglieva nessuno. GB


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