Lo spettro di Aleyster Crowley aleggia ossessivo in questo disco di gothic esoterico e sulfureo, fin dalla foto in copertina, dal titolo dell’album e poi ancora nel booklet, nella simbologia e, inevitabilmente, nella musica.

Di questo gruppo non si sa niente, non ci sono foto, non c’è un sito internet, quello della casa discografica non dice niente, non c’è una bio, ogni dettaglio è teso a creare una sinistra aura di mistero e di occultismo. La musica proposta è una miscela di metal e di elettronica industriale, ovviamente un mix molto gotico e malsano. Dei riffoni cattivi e ipnotici si susseguono su basi elettroniche ossessive, con un cantato pulito che si alterna ad uno in stile Death Metal. Niente di particolarmente innovativo.

Ritualismo e tribalismo si mischiano a malessere e depravazione negli otto brani che compongono questo elogio ad uno dei più discutibili personaggi del secolo scorso, la presa di posizione però sembra solo creata ad arte per attirare i curiosi, quelli che possono provare fascino per un soggetto che dietro di se ha lasciato tanto fumo e poco arrosto.
Non si può dire di certo che il prodotto manchi di una coesione sinistra o che certe simbologie siano solo il frutto di un’astuta operazione commerciale, penso piuttosto che i Von Sirius siano tristemente seri in quello che fanno, anche se musicalmente non sono certo dei fenomeni.

Questo prodotto musicale è da considerarsi ai margini del genere, ma temo che i riferimenti occulti possano attirare, nonostante il basso profilo artistico di questo cd. GB