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            I Verra Cruz sono un power trio dedito ad un hard rock che attinge 
            a piene mani dal blues, una tradizione che ha preso forma verso la 
            fine degli anni ’60 con gruppi come Cream e Mountain e che poi 
            è arrivata fino ai giorni nostri e trova sempre nuovi consensi, 
            buona parte del grunge vi ha pescato a piene mani e gli inglesi Verra 
            Cruz continuano su questa strada proponendo una musica fortemente 
            energica, moderna nei suoni, ma ben radicata nella storia del rock. 
            I Verra Cruz però sono anche un gruppo dichiaratamente cristiano 
            e fanno parte del movimento a pieno titolo, qualche anno fa sono venuti 
            anche in Italia al festival di musica cristiana Rock On The Rock e 
            hanno diviso il palco coi nostri bravi Metatrone. Ma a parte la presenza 
            di testi particolarmente intensi e mai banali, quello che colpisce 
            è la carica emotiva della loro musica.
 L’heavy blues investe con impeto l’ascoltatore fin dall’iniziale 
            “Cold That You Feel”, la chitarra è satura e la 
            sezione ritmica molto incalzante, davvero un’ottima presentazione. 
            “Strange Food” è ancora più decisa, il riffing 
            molto sporco brucia di passione, anche il cantato è molto emozionale 
            e carismatico, con la voce graffiante del leader del gruppo che risulta 
            semplicemente perfetta per il genere. “Leave Me Alone” 
            mi ha ricordato anche le intemperanze dei King’s X, altro grandissimo 
            power trio, blues acido e sporco come non mai, che trasuda di vita 
            vissuta ad ogni nota, davvero un grande brano. L’avvio di “Hell 
            Hound” è una ballad con slide guitar dal grande sapore 
            americano, la patria del blues e questi ragazzi bianchi ed europei 
            dimostrano di aver imparato davvero bene la lezione, ma poi entra 
            la chitarra elettrica e sono scintille, che classe! “Guns in 
            the Distance” è retta da un bel riff stoppato, che dimostra 
            una buona varietà compositiva del gruppo. “Rise” 
            invece è proprio una ballada, tanto bella quanto originale. 
            L’energia torna subito a scorrere veloce con la trascinante 
            “Soul Collides”. Molto intensa e toccante è anche 
            “Deliver Us”. Più sperimentale risulta invece “Rock 
            & A Hard Place”, con le sue ritmiche tribali e la distorsione 
            particolarmente acida della chitarra, quasi psichedelica. “Storm 
            Will Come” sfiora addirittura l’heavy metal, ma in fondo 
            è comunque più heavy rock, sempre su ottimi livelli. 
            Infine troviamo l’acustica “Lead Me” che chiude 
            con dolcezza un disco torrido, rovente, che concede davvero poco alla 
            melodia.
 
 Per qualcuno può sembrare un po’ strano che un gruppo 
            “cristiano” faccia musica così dura, ma in fondo 
            non c’è nessuna contraddizione, ma solo tanta buona musica, 
            di quella che ti entra dentro e non ti lascia più. I Verra 
            Cruz sono una band che sa suonare prima di tutto e questo disco ne 
            è la dimostrazione. GB
 
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