Rock Impressions

Progfest 2000 PROGFEST 2000
Musea

Questo imponente doppio CD documenta la quinta edizione del Progfest tenutosi a Los Angeles nel 2000, uno dei più importanti happenings del mondo prog, rassegna da sempre in bilico fra tradizione e nuove tendenze. Sette gruppi si contendono lo spazio concesso da questo documento per oltre due ore di grande musica, anche se devo dire che lo spazio non è equamente diviso, le note non spiegano i motivi di queste evidenti disuguaglianze, probabilmente ci saranno problemi di diritti et similia, ma mi spiace molto vedere concessi cinque brani ai Kenso per ben ventisette minuti e solo un brano agli Spock's Beard per soli quattro miseri minuti.

Veniamo però alla musica, aprono i Kenso, mirabolante formazione nipponica che propone una fusion strumentale molto intensa e spesso vicina al new prog, il brano "Sora Ni Hikaru potrebbe essere stato estrapolato dal repertorio dei Flower Kings o dei Transatlantic, mentre il brano successivo ricorda più i Weather Report. Strutture articolate e sorrette da una band molto preparata. Molto bella la romantica "Hyoto", dove finalmente si possono sentire anche richiami alla cultura musicale giapponese. Questi accenni alla musica tradizionale rendono la musica dei Kenso un po' più interessante rispetto a tanti altri ottimi gruppi del Sol Levante, palesemente ammalati di occidentalismo. Seguono i Supersister con il brano "Judi Goes on Holyday", una storica formazione minore olandese, ma capace di un prog suggestivo sulla scia di King Crimson e Van Der Graaf Generator. Largo spazio è dato anche ai Mona Lisa, presenti con quattro brani già editi sul disco recensito sul numero di gennaio. Il loro prog teatrale è sicuramente originale anche se il cantato in francese a qualcuno non piace, ma è un problema suo. In chiusura del primo CD troviamo gli Spock's Beard col brano "Gibberish", il famoso gruppo americano ha un tiro irresistibile e la canzone sembra fatta apposta per esaltare gli animi, ritmo scoppiettante e bellissime armonie vocali a più voci e finale travolgente. Il secondo CD si apre con le magie dei Rocket Scientists, Norlander e McCrite sono dei musicisti sensazionali, sicuramente fra i miei preferiti al momento. Insieme a Don Schiff e Nick D'Virgilio propongono un paio di medley e "Aqua Vitae", dei brani in bilico fra melodie spaziali e momenti di esaltante epicità, grandissimi! I messicani Codice propongono quattro brani divisi fra atmosfere meditative e buone progressioni con ritmi efficaci e ottime melodie. Chiudono questa raccolta i Tempus Fugit con tre brani, un prog piacevole e scontato in "Never" e un po' più personale in "Prologue", comunque un ottimo gruppo.

Un grande album che fotografa un genere in uno dei suoi momenti migliori. GB

Altre recensioni: Progfest 2000 DVD


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