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          E qui caro Progster…pancia mia fatti capanna. Rischio indigestione 
          assicurato, ma sono consapevole che di questo non ve ne importa niente. 
          Un vagone di musica “colta” da leggere ed ascoltare con 
          parsimonia ed oculatezza. Una full immersion totale in chiave prog nel 
          poema del Sommo Poeta, che a tanti anni di distanza esercita ancora 
          un fascino indiscutibile.
 
 La Musea e la finnica Colossus questa volta si giocano il Jolly, quattro 
          cd che narrano l’opera del grande maestro Dante, suddivisa in 
          34 canti, tanti quante le band che li interpretano. I nomi che vi partecipano 
          sono di quelli che fanno drizzare i peli ad ogni estimatore del genere, 
          un concentrato di professionalità e classe come pochi si incontrano 
          in ambito musicale. Credetemi, non è una melensa sviolinata, 
          non me ne viene niente, è solo una cruda e pura realtà. 
          Ci sono band di tutto il globo e credo sia giusto lasciar parlare i 
          nomi più che la recensione, perché chi ama il genere ha 
          il diritto di sapere, per cui vi cito almeno i nomi più altisonanti: 
          Combination Head, Little Tragedies, Nemo, Nexus, Colossus Project, Willowglass, 
          Garamond, Ars Nova, Il Castello Di Atlante, Groovector, Consorzio Acqua 
          Potabile, Sinkadus, Viima, Nota Bene, Advent, Raimundo Rodulfo, De Rossi 
          e Bordini, Tempano, Nathan Mahl e Simon Says!
 
 Non nascondo la felicità di poter riascoltare artisti come gli 
          svedesi Sinkadus, da tempo assenti, oppure i nostri De Rossi e Bordini. 
          Gioisco nell’ascolto dei Garamond, ma sono davvero stordito da 
          tanto ben di Dio. Chi ama il Prog mi capisce, chi invece ritiene che 
          questo sia un genere vecchio e logorroico, rimarrà sicuramente 
          della propria idea, anzi, “Inferno” ne è un aggravante. 
          Tutto si può dire di un progetto del genere, ambizioso, eccelso, 
          inutile, pignolo, ma comunque sia ognuno di noi resterà della 
          propria irreversibile idea, o forse no?
 
 Almeno una cosa dovrebbe accomunare tutti, il meraviglioso lavoro grafico 
          di Davide Guidoni. Non a caso vince il premio speciale della giuria 
          dei Progawards 2008 con questo lavoro.
 
 Ora basta ciance e passiamo ai fatti, comperate questo inestimabile 
          gioiello di musica e non ve ne pentirete, soprattutto voi che volete 
          avvicinarvi per la prima volta a questo meraviglioso mondo sonoro. Occasione 
          più unica che rara, non ve nè un'altra uguale! MS
 
 Altre recensioni: The Spaghetti Epic; 
          The Colossus of Rhodes; Odyssey; 
          The 7 Samurai;
 Spaghetti Epic 2; Treasure 
          Island; Giallo!; Spaghetti 
          Epic 3; 
          Tuonen Tytar 2;  
          Purgatorio
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