Rock Impressions

Canossa CANOSSA
Tamburo a Vapore
Distribuzione italiana: Ma.Ra.Cash
Genere: Prog
Support: CD - 2006

Tutti conosciamo a perfezione le leggende di Re Artu e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, mago Merlino, conosciamo elfi, folletti e banshees, sappiamo molte cose della cultura celtica e delle saghe nordiche di eroi mitologici e immaginari e pensare che la nostra storia italiana può offrire così tanti spunti per fare delle grandiose opere musicali, ci sono centinaia di racconti che aspettano di essere riscoperti e di ispirare schiere di artisti, ma noi continuiamo a rivolgere la nostra fantasia a storie importate e trascuriamo la nostra identità. Questo disco controcorrente cerca di offrire un prezioso contributo in questo senso.

La Contessa Matilde di Canossa di origini longobarde, che ha lasciato un profondo segno nella storia della provincia di Reggio Emilia, visibile in numerosi castelli, è stata presa come musa ispiratrice per la realizzazione di questa ambiziosa opera rock curata da Gigi Cavalli Cocchi, batterista dei Mangala Vallis, di Ligabue e dei CSI. Un disco molto curato sia nei dettagli grafici, che bibliografici, per la copertina è stato usato un quadro di Augusto Daolio dei Nomadi, mentre all’interno del cd è possibile trovare una ricca traccia interattiva in tre lingue molto curata, che ci permette di addentrarci ancora più profondamente nel concept.
Le band coinvolte sono: Mangala Vallis che aprono il cd, Trama Sonora, Sequencer, Arcanoise, Type, Oltremare e Master Experience che chiudono il disco. I brani sono quasi tutti delle piccole suites intervallate dalla voce narrante che racconta alcuni episodi che vengono poi musicati. Un lavoro artistico complesso e di grande spessore culturale che troverà consensi in tutti gli appassionati di rock progressivo. I nomi di molti gruppi non sono particolarmente conosciuti, ma i brani proposti non sono affatto male e mostrano quanto sia ancora valido il prog italiano. Non voglio perdermi in descrizioni leziose dei brani, mi piace pensare a questo lavoro come a un tutt’uno e perdermi nella storia appassionante raccontata.

Come lato negativo non mi sarebbe affatto dispiaciuto se i gruppi avessero cercato di prendere spunto da musiche medievali per sviluppare comunque un prog rock contemporaneo e moderno, ma ci sono delle composizioni comunque belle, qualche gruppo brilla di più, ma nel complesso trovo che questo sia un lavoro molto valido.

Adesso mi auguro che questo disco sia solo l’inizio di una nuova corrente musicale che, a partire dalla nostra ricca tradizione culturale, produca altri entusiasmanti lavori. GB


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