Rock Impressions

Unifaun UNIFAUN - Unifaun
Progress Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog
Support: CD - 2008

Questo è il classico disco che divide in due il pubblico fra chi ama e chi li detesta, il motivo è semplice, il duo degli Unifaun, che è al debutto discografico (non si tratta dell’omonima tribute band romana dei Genesis), è pesantemente influenzato dai Genesis, anzi di più, vorrebbero continuare la dove i Genesis di Peter Gabriel hanno interrotto il loro viaggio verso la fine degli anni ’70. Quella del gruppo di Banks, Hackett e soci è un’eredità estremamente pesante e dagli anni ’80 ad oggi non si contano i gruppi che a qualche titolo si sono ispirati al rock visionario e teatrale del famoso combo inglese.

Questo primo album omonimo ce li presenta con una raccolta di dodici traccie per oltre settantacinque minuti di follie progressive. Una buona raccolta che toccherà più di una volta il cuore degli appassionati del genere. Ma allora perché odiare o amare questa musica? Da un lato c’è chi malsopporta gli artisti incapaci di evolversi, che restano ancorati a dei modelli, anche se buoni, e che restano solo degli emulatori incapaci di creare qualcosa di interessante e personale, del resto molti gruppi si sono sciolti proprio perché non riuscivano più a progredire e non volevano ripetersi alla nausea. Dall’altro lato c’è chi si è innamorato di certe sonorità e le ama a tal punto che non riesce ad immaginare possa esistere una musica migliore, così gli possono condire e riscaldare sempre la stessa minestra, che troveranno sempre delle ragioni per amarla e venerarla. A me non piacciono entrambe queste posizioni, da una parte perché credo che anche dietro al tentativo di ricreare un certo sound ci possa essere una passione sincera, forse più artigianale che artistica, ma in fondo che male c’è a coltivare le proprie passioni? Purché ovviamente non si cada nel plagio più becero. Dall’altra parte perché un vero amante della musica non si ferma mai ed è sempre aperto a nuove sonorità e nuovi stimoli. Allora come affrontare questo album degli Unifaun, ovviamente si tratta di un album da ascoltare con le dovute precauzioni, ma che trasuda anche di passione per uno dei momenti più creativi della scena prog inglese, l’amore per i Genesis è così forte che a volte si ha l’impressione di ascoltare un album “segreto” o una raccolta di inediti. La voce in falsetto di Nad Sylvan sembra un incrocio fra quella di Gabriel e quella di Collins, per il resto sia Nad che l’amico Bonamici sono polistrumentisti e si sono dati un bel daffare per avere un sound all’altezza della musica che suonano.

In definitiva questo Unifaun è un disco fatto da fans dei Genesis e dedicato principalmente a fans dei Genesis, ma è fatto col cuore e tanta passione, credo che almeno questo vada riconosciuto a questi due curiosi musicisti. Però mi piacerebbe che nel prossimo disco cercassero di essere un po’ più originali. GB

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