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            Disco di debutto dei padovani Uncledog, un quintetto che si sta facendo 
            strada anche a livello internazionale, grazie ad un sound potente 
            e melodico, che ha catturato l’attenzione di diversi operatori 
            del mondo musicale, non a caso il disco è stato mixato in Colorado 
            da Rich Veltrop e ha avuto come sound engineer Pietro Foresti (Tracii 
            Guns, Scott Russo). Il precedente Ep della band, uscito nel 2011 era 
            stato realizzato in California con l’aiuto di Sylvia Massy (Black 
            Crowes, RHCP, Tools), poi un tour europeo e intanto la band è 
            cresciuta ed eccola con la prova sulla lunga distanza. 
             
            L’inizio è affidato alla grintosa “Always Updated”, 
            dominata da un incedere stoppato e ondeggiante di buona presa, non 
            è il brano più immediato del disco, ma ha carattere 
            e mostra una band dal sound non convenzionale. “Shiver” 
            è il singolo estratto dal disco, più immediata della 
            precedente, infatti punta più sulla melodia, però conserva 
            grinta e spessore. Ci sono diversi elementi nel sound di questi ragazzi, 
            una corrente che è partita a metà anni ottanta coi Cult 
            di Electric, che è poi proseguita con Placebo e Him, fino ad 
            arrivare ai giorni nostri, un hard rock ad alto tasso di energia e 
            al tempo stesso di melodia e il risultato è sicuramente coinvolgente. 
            Ecco allora l’anthemica “Follow the Sound” che fuoriesce 
            dallo stereo con grande vitalità. “Starry Cloud” 
            è una ballata di buona fattura, che media melodia ed energia 
            in dosi ben equilibrate, però non mi convince molto la pronuncia 
            inglese. B side del singolo è “Roussian Roulette”, 
            altro buon esempio delle capacità di questa band, che riesce 
            ancora a rimescolare gli ingredienti di cui abbiamo parlato con sufficiente 
            originalità. Il resto del disco si mantiene sempre su buoni 
            livelli, non ci sono cali di tensione e la band risulta convincente. 
             
            Buon esordio per gli Uncledog, che dal vivo devono essere molto piacevoli 
            da ascoltare, l’alchimia tra loro è buona, anche se dovremo 
            vedere sulla lunga distanza se avranno il carattere necessario per 
            mantenere le buone promesse nel sempre competitivo e sempre più 
            spietato panorama musicale di oggi. GB 
             
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