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            sorpresa, i Toto sono tornati e si sono accasati con la nostra Frontiers, 
            motivo di grande vanto sia per tutti noi che per la Frontiers stessa 
            che nel suo rooster ha aggiunto una leggenda vivente del rock melodico, 
            un gruppo che non ha certo bisogno di grandi celebrazioni. Lukather, 
            Kimball, Porcaro, Paich, Phillinganes e Phillips sono tornati in grande 
            stile con un album che non è solo degno del loro passato, è 
            anche qualcosa di più. Falling in Between è un disco 
            convincente, ottimamente suonato e prodotto e ha una set list da primato.
 La classe dei nostri con gli anni non si è annacquata, anzi, 
            ed eccoli aprire con la grintosa track omonima, dove AOR e hard rock 
            si uniscono in un mix vagamente progressivo, ma siamo solo all’antipasto. 
            “Dying on My Feet” è in classico stile Toto, ma 
            è anche il brano che mi è piaciuto meno,belle melodie 
            vocali, ma poca musica, almeno nella prima parte, poi il brano si 
            riscatta nella seconda con gran finale sorretto dai fiati dei Chicago. 
            “Bottom of Your Soul” parte lenta e atmosferica e pian 
            piano prende quota con i suoi cori stellari che si stampano subito 
            in mente, una grande hit. “King of the World” è 
            una track che pompa e deve rendere molto bene dal vivo. “Hooked” 
            è un brano nello standard, ma è suonato in modo splendido, 
            con dei passaggi molto godibili, nell’assolo centrale interviene 
            a sorpresa anche il flauto di Ian Anderson e il brano prende il volo. 
            “Simple Life” è una ballata piacevole, mentre con 
            “Taint Your World” si torna a correre su un up-tempo grintoso, 
            ottimo terreno per Lukather per esibirsi. Ora è il momento 
            della funkeggiante “Let it Go”, ottima prova sia musicale 
            che esecutiva. “Spiritual Man” mi piace fin dal titolo, 
            ma è davvero un bel pezzo, intimista e profondo, ai limiti 
            del gospel. Chiusura in pompa magna con “No End in Sight”, 
            che titolo per una band che non vuole mettere la parola fine sulla 
            propria carriera e che a distanza di anni si dimostra capace di sfornare 
            un disco fresco e grintoso come il presente.
 
 I Toto sono tornati e sono più carichi che mai, gran bel segno 
            per un genere, il rock melodico, che sembra aver perso i consensi 
            di un tempo, ma che ci sa ancora emozionare con dischi come questo, 
            che ci regala ancora belle emozioni con grandi melodie. Lasciatevi 
            conquistare quindi da Falling in Between. GB
 
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