I To-My-Deepest-Ego sono una band capitolina giunta al secondo album in circa tre anni, la loro formula post rock ai limiti del metal e con venature prog nelle ritmiche complesse è quanto mai interessante e moderna. La band è composta da due chitarristi, un basso e una batteria, niente voce quindi a favore di una maggiore attenzione compositiva, che si riflette in melodie articolate e brani di grande respiro, che potrebbero tranquillamente aspirare a platee internazionali.

Le otto composizioni che formano questo album sono molto introspettive e umorali, ma al tempo stesso sono cariche di un’energia primordiale che le rende immediate. Potenti groove si trasformano in cavalcate dense di una forza, che coinvolge l’ascoltatore e lo guida ad un viaggio interiore di grande fascino. Alla lunga si avverte un po’ la mancanza del cantato, ma il bilancio è comunque molto positivo, perché l’impegno della band nel creare buone soluzioni armoniche ha dato degli ottimi risultati e sono convinto che questo disco regalerà delle belle soddisfazioni anche al gruppo e non solo a chi vorrà ascoltarli.

Finché ci saranno gruppi come questi TMDE, l’uderground italiano non smetterà mai di stupirci. GB

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