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            Tornano i Tilion di Alfio e Flavio Costa, dopo il buon debutto del 
            2003 dal titolo “Insolitariamente” e direi anche quasi 
            a sorpresa. Un annata piena di impegni per il bravo tastierista Alfio, 
            impegnato anche nel buon lavoro dal nome Colossus Project. Ebbene 
            ci sono anche novità all’interno della band, il cantante 
            Andrea Ricci si ritira dal mondo musicale per dedicarsi alla famiglia 
            ed il suo ruolo qui in “Amigdala” viene ricoperto da special 
            guest, alcuni dal nome conosciuto come Lino Vairetti (Osanna) e Sophya 
            Baccini dei napoletani Presence. Ma le sorprese non finiscono qua, 
            in “The Mirrors Room” ci imbattiamo addirittura con la 
            voce ed il sax di Clive Jones, storico leader dei Black Widow.
 Quello che abbiamo fra le mani è un lavoro ben prodotto, ben 
            confezionato, con un artwork perfetto nella descrizione visiva di 
            “Amigdala”, ossia del lato del cervello dove risiedono 
            le emozioni, centro del sistema limbico. La musica è altrettanto 
            rivelatrice di questi oscuri meandri, tracciante armonie a volte gotiche 
            ed altre al limite del Metalprog. In verità questo è 
            un disco di puro Progressive Rock, basato molto sulle tastiere ed 
            avvinghiato a certe sonorità passate. Granitico il brano “Symphony 
            For A Shadow”, affettato dalle lame della chitarra di Flavio, 
            duro e delicato allo stesso tempo. La voce di Sophya rende tutto più 
            soave. Le emozioni si trasferiscono in “The Mirrors Room”, 
            l’oscurità prende ancora più forma e questo grazie 
            al Mellotron ed alla voce di Clive Jones. Senso di angoscia e pesantezza, 
            un brano criptico legato in certi versi al mondo sonoro lontano degli 
            anni ’70, quando questo genere spopolava fra i numerosi cultori. 
            Un lavoro davvero variegato questo dei Tilion e la conferma giunge 
            dalla Folk e dolce “The Echo Of The Dark Side”, cantata 
            da Helena Biagione. Sembra quasi di ascoltare davvero un altro disco.
 
 Ancora un ospite ed altra ottima interpretazione giunge dalla voce 
            di Hamadi Trabelsi in “Nocturnal (pt. 1)”. Questa volta 
            il motivo diventa più teatrale, in bilico fra le note sognanti 
            dei Dream Theater periodo “Awake” ed un Progressive più 
            moderno. Dopo il breve intermezzo voce e piano di “Promenade 
            Avec La Nuit”, è la volta di “Alter Action”, 
            sempre accompagnata dalle onde del mare di sottofondo. Brano psichedelico 
            e ben ritmato, grazie anche al lavoro del basso di Roberto “Bobo” 
            Aiolfi e dal solo di batteria di Paolo Cassago. Con “Eclipse” 
            ritroviamo la voce del cantante dei partenopei Osanna, Lino Vairetti 
            e credetemi se a me scorrono alcuni brividi sulla pelle. A seguire 
            la seconda parte di “Nocturnal” per poi concludere il 
            cd con la minisuite che da il titolo all’album: “Amigdala”.
 
 Stupefacente concentrato del sound Tilion, dove oscurità, arpeggi 
            alla Gentle Giant, tastiere alla Goblin e New Progressive si alternano 
            con assoluta semplicità. Musica per tutti i palati, anche per 
            quelli non avvezzi al genere. I Tilion toccano dunque molti argomenti, 
            oltre che i meandri delle nostre menti, per un disco di elevata cultura 
            Rock.
 Per chi segue questo genere è da avere. MS
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