Era il 1990 quando i Therion davano alle stampe il loro debutto discografico, quelli erano anni in cui imperversava un metal molto estremo e molti gruppi non sono riusciti a evolvere il proprio sound e sono spariti senza lasciare troppi rimpianti. I Therion invece hanno proseguito senza interruzioni il loro cammino fino a questo monumentale album in doppio cd. Oggi il gruppo non naviga più in ambito Death Metal, ma si è spostato verso un Metal Sinfonico, evolvendo gli elementi Death in una proposta molto più complessa e intrigante, che ha mantenuto la potenza di certe sonorità, ma che è più attenta alla composizione dei brani.

Gothic Kabbalah è un album potente e ricco, quasi progressivo, nel senso che il gruppo gioca a mescolare varie influenze e ad un certo punto si sentono anche degli intermezzi dal sapore celtico. C’è molta musica epica, con crescendo veramente eroici e altri momenti più osuri e gotici, ci sono inserti di musica classica e delle linee vocali molto complesse con più voci singole e grandi cori, c’è molta teatralità e un senso drammatico maestoso, ma su tutto dominano colate di possente heavy metal. In totale ci sono quindici brani, tutti molto vari, anche se c’è un medesimo stile di fondo ben riconoscibile e l’album nel suo complesso assume i connotati di una moderna opera rock.

Certo i Therion negli anni hanno avuto una notevole trasformazione e l’unico membro originale della prima line up è rimasto il chitarrista Christofer Johnsson, ma il gruppo oggi è più vivo che mai e questo album è la prova che i fans del Metal Sinfonico possono stare tranquilli sul futuro del genere. GB