Sono passati alcuni anni dall’ultima volta che ho avuto il piacere 
            di ascoltare la musica di questa band. Appartengono al filone del 
            folk apocalittico con alcune tracce di faerie music. In questo lasso 
            di tempo il gruppo ha reso più matura la propria proposta e 
            oggi ritorna con questo album che all’ascolto risulta forse 
            meno immediato, ma più profondo e ricco di vibrazioni. 
             
            Fin dall’iniziale title track emerge la forza espressiva acquisita 
            dai musicisti, note sospese che pian piano prendono forma e colore, 
            le percussioni sono come scolpite e l’andamento tribale ci porta 
            in un contesto fortemente evocativo con alcuni momenti che potremmo 
            definire psichedelici. “Through the Gateless Gates” (il 
            titolo è tradotto) è più immediata, con melodie 
            di facile presa, anche se permane quell’alone di mistero e di 
            esoterismo che pervade tutto il disco. Aether è permeato di 
            palpiti ancestrali carichi di sonorità arcane, dove il paganesimo 
            si fonde in una ricerca che non è solo di stile. Molto interessante 
            la commistione di strumenti acustici con quelli elettrici. 
             
            Come spesso accade con dischi di questo tipo l’ascolto diventa 
            un viaggio, che può essere interiore ma anche fisico, dipende 
            da quanto volete lasciarvi coinvolgere da queste melodie. GB 
             
            Altre recensioni: Rego Rejtem; 
            Osforras; Mohalepte 
             
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