Rock Impressions

Thanatoschizo - Zoom Code THANATOSCHIZO - Zoom Code
My Kingdom Music
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Prog Death Metal
Support: CD - 2008


I Thanatoschizo rappresentano la realtà lusitana più nota in ambito alternative, esclusi ovviamente i best-sellers Moonspell. Attivi da un decennio, hanno perfezionato il loro stile, andando ad abbracciare generi diversi ed apparentemente incompatibili, quali, agli estremi, death metal e world music. Un approccio davvero progressivo!

L’opener “Thick ‘n’ Blurry” è paradigmatica al proposito: vocals maschili gutturali e pulite, femminili melodiche (la bravissima Patricia Rodrigues), a cavallo di un magma soniko devastante nel suo incedere pachidermico. “L.”, col violino dell’ospite Tim Harris (Estradasphere) ribadisce, se ce ne fosse bisogno, il concetto che sta alla base del loro pensiero, essendo strutturata su chitarre agili (Eduardo Paulo che è pure il cantante e Guilhermino Martins) e su una sezione ritmica tempestosa (Miguel Angelo al basso e Paulo Adelino alla batteria), senza dimenticare le imprescindibili tastiere di Felipe Miguel. Apriamo una parentesi sulla vicenda del sestetto. Nati nel 1998 coll’intento di produrre musica personale ed unica, i TS hanno pubblicato fino ad ora quattro dischi, comprendendo nella lista il presente, ed un EP, incidendo per Rage Of Achilles e Pandemonium Records, ottenendo ottime recensioni da testate quali Metal Hammer e Kerrang!, e compiuto tour a fianco di Orphaned Land, Katatonia e Finntroll.

Nel 2004 i lettori della rivista portoghese Loud! li hanno votati seconda miglior band nazionale, come sopra riportato alle spalle dei Moonspell. “Zoom Code” rappresenta la conferma di quanto operato fino ad oggi, e l’estrema varietà stilistica da loro professata, senza porre limiti alla creatività, viene vieppiù fortificata da queste undici canzoni. “Hereafter path” mi induce a ripetermi, sottolineando l’aggettivo prog, componente fondamentale del credo sonoro dei Thanatoschizo, pronti ad aperture melodicissime in “Pleasure pursuit”, od a inserire ritmiche tooliane in “Pale blue perishes”. Non vi saranno concesse distrazioni, sarete semmai obbligati a seguire con attenzione lo svolgersi della track-list. La produzione di Luis e di Paulo Barros contribuisce alla netta affermazione di “Zoom code”, album che esplora dimensioni musicali ove la convenzione è ridotta a semplice teorema. AM


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