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            I 
            Green Day nel loro campo hanno fatto una buona scia di proseliti. 
            Il Punk Rock suonato è orecchiabile e giustamente minimale. 
            Ecco questa è la sensazione che ho avuto nell’ascoltare 
            il debutto dei Tessmarka. Musica orecchiabile e fruibile. Gli ingredienti 
            ci sono tutti, compresi i Ramones, immancabili direi per la riuscita 
            di un buon disco di Punk Rock che si rispetti. Per la cronaca i Tessmarka 
            sono inglesi e si formano nel 2004.
 Le tracce del cd sono sei per circa 20 minuti di musica. “The 
            Reason” apre bene il disco, trascinante, energetica e tanto, 
            tanto Rock! Questo brano presenta anche una buona dose di personalità, 
            non è solo fare il verso ai maestri del genere. “Miss 
            Immigration” non fa sconti , le chitarre ancora una volta grattugiano 
            le dita, mentre la produzione di Mark Daghorn tende a risaltare proprio 
            questo particolare. C’è anche da dire che la componente 
            Rock è maggiore rispetto a quella Punk. Coinvolgente al limite 
            del contagioso, vi ritroverete a muovere il capo come ossessi. “Starting 
            Over” tira il fiato ed apre con un arpeggio di chitarra, un 
            pezzo delicato, quello che serviva per staccare, bravi i Tessmarka 
            a capire questo. Tuttavia è un motivo ascoltato e riascoltato, 
            anche se sempre piacevole. E’ qui che mi vengono in mente certi 
            Green Day, specialmente per il cantato. “Better Than You” 
            riprende la marcia, si riparte in quarta, questa volta con il classico 
            coretto da gridare in sede live. E qui escono i Ramones. E’ 
            la volta di “Ready To Roll” e il titolo parla da solo, 
            tre minuti sanguigni, godibili per adrenalina e anche grazie al solito 
            ritornello orecchiabile.
 Chiude “Committed” , Green Day allo stato puro e in definitiva 
            il pezzo più commerciale dell’intero disco. Gradevole 
            il giro di basso che accompagna il tutto.
 
 Nulla da aggiungere ad un lavoro che è diretto ad un pubblico 
            mirato ed avvezzo. Chi segue il movimento si annoterà sicuramente 
            il nome di questi ragazzi inglesi che, diciamola tutta, ci sanno davvero 
            fare. MS
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