Rock Impressions

Swell99 - Comunicazione SWELL99 - Comunicazione
Nagual Records
Distribuzione italiana: Nomadism
Genere: Rock Italiano
Support: CD - 2009


Il rock italiano è vivo e vegeto, a discapito di tutti i suoi detrattori, certo è malato di esterofilia e si fatica a trovare una vera strada tutta in tricolore per questo genere musicale geneticamente anglosassone, ma la nostra fantasia riesce sempre a dare buoni frutti. Questi musicisti maceratesi hanno atteso dieci anni prima di dar vita al primo album, hanno voluto fare le cose per bene e sono convinto abbiano fatto la scelta giusta. Alla produzione troviamo Andrea Mei, ex Gang ora collaboratore dei Nomadi, che ha svolto un buon lavoro, il resto è opera del gruppo che dimostra un ottimo affiatamento e suona davvero bene. La dimensione live sembra infatti molto congegnale al gruppo che ha aperto anche per artisti famosi come Vasco Rossi, Verdena e Caparezza, insieme a molti altri.

Il surfer in copertina non può non richiamare alla mente subito il mainstream rock americano ed è proprio a questo stile che i nostri si rifanno, purtroppo senza cambiare le regole del gioco. Il cantato è mescolato tra inglese e italiano come nell’opener “El Rey”. “Brucia” è uno dei brani che mi sono piaciuti di più, per il suo testo pungente, ma non molto originale. “Me, Alone” è una ballatona abbastanza prevedibile, che si salva per l’interpretazione del cantante. Il rock pulsa veloce in “Cane Randagio”, c’è un po’ di Ligabue e un po’ di Nomadi. Anche “Senza Mete” scivola via senza lasciare traccie profonde, meglio “Mrj”, vagamente post grunge, con una bella linea melodica di fondo, sicuramente il pezzo più azzeccato del disco. La title track è uno dei brani più duri, quasi zeppeliniana nel suo incedere ondeggiante, non male davvero. “Little Girl” ha un crescendo piacevole, a tratti mi ha ricordato i Placebo più calmi. Buone vibrazioni anche in “Race”, sembra che la band riesca a dare il meglio di se quando canta in inglese. Altri tre brani completano il cd, ma l’impressione generale non cambia più.

La band ha i numeri per farsi strada, ma soffre un po’ di quell’esterofilia di cui parlavo in apertura, se pensiamo che è solo un debutto allora c’è da sperare che gli Swell99 riescano a dar vita ad un sound più personale e sono più che convinto che ci possono riuscire. GB

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