Rock Impressions

Stonelake - Uncharted Souls STONELAKE - Uncharded Souls
Unlimited Music Production
Distribuzione italiana: ?
Genere: Melodic Heavy Metal
Support: CD - 2008

Il chitarrista Jan Akesson ed il cantante Peter Grundstrom sono due vecchie leve del Metal Svedese. La loro carriera musicale parte dagli inizi degli anni ’80, Jan suona con una band di nome Ravage, mentre Peter è il cantante dei Whitelight. Le loro strade si incontrano durante un concerto verso il 1984 e da li la voglia di fare un progetto assieme. La musica trattata è un Hard Rock melodico con influenze Deep Purple, Led Zeppelin, Bad Company e compagnia bella. L’amore per quel Metal datato è dunque rimasto radicato in loro. Infatti con questa creatura dal nome Stone Lake, le influenze sono più che evidenti, si passa poi dal Metal dei Saxon più ottantiani in “Uncharted Souls”, per poi sfiorare i Queensryche più melodici di “Pain And Hunger”. La voce graffiante e potente di Grundstorm sembra non conoscere tempo, una prestazione impressionante sotto molti punti di vista, compresa l’interpretazione. Questo ovviamente non è il loro primo disco (ne sono usciti altri tre) ma io per mia ignoranza mi imbatto solo ora con i Stone Lake, forse proprio per questo, nel 2008 ne rimango ancora più colpito. E’ vero che all’ascolto si fa uno sbalzo temporale di minimo 25 anni, ma è altresì vero che la freschezza del materiale, esaltata dalla produzione eccelsa, porta avanti a noi un prodotto assolutamente moderno. Orecchiabile, da gridare assieme a loro, un vero bagno di sudore Rock.

“(Tonight) Your’re Beyond The Shadows”, “Higher” trasudano potenza ed una ritmica incalzante grazie al lavoro di Jens Westberg alla batteria e di Lasse Johansson al basso. Solo con la dolce “Glory Days” si tira un sospiro di sollievo, per far riposare le colpite orecchie. Ancora più aggressiva “Don’t Leave Me Behind”, mentre le mie preferite sono “Eyes Of The World” e “White Flame”, forse perché sono rimasto molto attaccato al sound dei Saxon degli anni ’80. Di questo “Uncharted Souls” esiste anche una versione con due bonus track, dai titoli “Saint Or Evil” e “Wonderland”,tutte e due gradevoli. Come dicevo in precedenza, la produzione è una delle migliori che mi sia capitata di ascoltare nel campo Metal Melodico, ovviamente è la ciliegina sulla torta.

In definitiva questo nuovo lavoro dei Stone Lake mi ha convinto, ma mi porta anche a fare una riflessione dovuta, possibile mai che per ascoltare ancora oggi del buon Melodic Metal bisogna affidarsi sempre ai vecchi leoni? Forza ragazzi, datevi da fare e smentitemi! MS


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