Rock Impressions

Silent Memorial - Cosmic Handball SILENT MEMORIAL - Cosmic Handball
Limb Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2009

A breve distanza dal buon “Retrospective”, gli svizzeri Silent Memorial ritornano nel luogo del delitto con “Cosmic Handball”. Questo è un disco uscito undici anni fa per il mercato Giapponese, qui risuonato ed arricchito dall’esperienza maturata nel tempo.

Notevole l’apertura dopo il preludio di turno, dal titolo “O’Meditation”, con classicismi ed ottimi assolo di chitarra. Tutto sempre molto orecchiabile, inevitabilmente dalle sfumature deja vu, ma questo è il genere e come riescono a proporlo i Silent Memorial è davvero gustoso. Cresce il songwriting, si osa qualcosa in più, comunque è la melodia che resta il binario portante. Decisamente una band che non disdegna neppure passaggi nell’AOR, questo tanto per far capire la cultura musicale di questi ragazzi, dotati anche di una buona tecnica individuale. Non mancano neppure i momenti di stanca, altrimenti staremmo qui a parlare di un masterpiece, questi si presentano in alcuni fraseggi oramai battuti e ribattuti da centinaia di band. Comunque ce la mettono tutta, cercando di colpire l’ascoltatore con notevoli cambi di tempo e l’uso della voce di Thomas Vikstrom, davvero duttile e potente, adatta ad ogni tipo di sonorità. Applausi per i fraseggi ritmica-chitarra in “Carpet Diver”, all’insegna di un intesa davvero invidiabile. Si muovono all’unisono, in maniera limpida e senza sbavature, sicuramente la gioia di tutti gli usufruitori del genere. Importante e non invasivo il lavoro delle tastiere di Chris Haenggi, ascoltatelo nel solo di “Deserted Land” e godetene a pieno le sonorità. Malgrado le canzoni siano molto lunghe, non c’è tempo per annoiarsi, la band sa quando virare. Toccante e vetrina per l’ugola di Thomas è “Fantasy Suite”, un esempio di melodia accattivante sostenuta da sonorità malinconiche a tratti imponenti. Finale del disco in crescendo con due suite di caratura elevata, come “Cosmic Tornado” e “Black Hole”.

Per fortuna la Limb Music ha avuto questa idea di rispolverare anche per il mercato Europeo questo bel disco che altrimenti sarebbe passato nell’anonimato, ma soprattutto l’applauso va ai ragazzi che hanno saputo impreziosirlo con freschezza. Consiglio il disco anche a tutti coloro che per la prima volta vogliono avvicinarsi al genere. Spero di incontrarli ancora una volta molto presto! Convincenti.MS


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