Rock Impressions

Paolo Siani & Friends - Castles, Wings, Stories & Dreams PAOLO SIANI & FRIENDS feat. NUOVA IDEA
Castles, Wings, Stories & Dreams
Black Widow Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Prog
Support: CD - 2011


Il nome dei Nuova Idea è ben noto agli appassionati del prog italico, in quanto la band di Genova (in attività nei primissimi anni ’70) aveva condiviso per un certo periodo con i New Trolls Usai e Belloni, Paolo Siani era il loro batterista, che oggi ritroviamo alla guida di questo ambizioso progetto, i cui ricavi sono destinati a finanziare il famoso Ospedale Pediatrico Gaslini. Per questo concept album Siani si è circondato di molti amici, che hanno aderito in particolare dietro la spinta della finalità benefica del progetto. Davvero tanti sono i nomi coinvolti e un elenco dettagliato sarebbe troppo lungo, ritroviamo gli amici Belloni e Usai, ma ci sono anche Joe Vescovi, Roberto Tiranti, Mauro Pagani e tanti altri. Doveroso fare questo preambolo, ma questo non deve sviare sui contenuti artistici del presente dischetto, che sono davvero alti.

Il titolo piuttosto prolisso, cela un disco sontuoso, concepito come ai vecchi tempi. Un intro recitato con dei versi molto profondi ci introduce all’ascolto dell’album, che si apre musicalmente con “Wizard Intro”, un brano strumentale retto da un riff di chitarra molto Crimsoniano, quasi hard rock, dal grande fascino evocativo, ma è con la imponente “Madre Africa” che Siani offre il meglio di se. I temi musicali richiamano ancora il Re Cremisi, con ottimi interventi di organo e flauto, prog di grandissimo spessore, solo il cantato non è entusiasmante, ma è ampiamente compensato dalle musiche. “Questa Penombra è Lenta” ha delle atmosfere molto suadenti, lontane dalle turbolenze precedenti, ma di grande effetto, molto interessante il testo. “Chimera” è molto più Canterbury, ma c’è un gusto tutto italiano che la pervade. “The Game” è la classica suite composta da quattro movimenti, divisi fra suggestioni pinkfloydiane e il miglior prog. Ottima “Cluster Bombs”, posseduta da un’atmosfera altamente drammatica, resa molto bene dall’interpretazione di Tiranti, sicuramente uno dei momenti vocali più alti del disco. Ma tutto l’album è bello e intenso e sapere che il fine ultimo è benefico, lo rende ancora più interessante.

Ci sono alcuni artisti che ritornano dal passato spinti da strane nostalgie, non sempre facili da comprendere, Paolo Siani non fa parte di questi, perché il disco che ci ha regalato è un vero concentrato di buona musica, frutto di grande passione e ottimo gusto, scritto e suonato come si deve e che farà del bene a tutti coloro che lo vorranno ascoltare e non solo. GB

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