Rock Impressions

Seven Whitches - Deadly Sins SEVEN WITCHES - Deadly Sins
Locomotive
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Power Metal
Support: CD - 2007

Quando l’Heavy Metal è fatto con passione, quando l’Heavy Metal è uno stile di vita, quando l’Heavy Metal è una sfuriata di adrenalina pura, allora non esiste genere al mondo che sa coinvolgere di più. Bastano pochi giri di note, schitarrate irose, una ritmica potente e veloce ed una voce rabbiosa al punto giusto per farne un prodotto di valore “fisico”. Esatto, fisico, perchè la musica ti entra dentro e la vivi fisicamente, con sudore ed emozione.

I Seven Witches sono un quartetto composto da Jack Frost alla chitarra, Kevin Bolembach al basso, Jeff Curenton alla batteria e da Alan Tecchio alla voce. Voglio subito complimentarmi con loro, semplicemente perché oggi è molto difficile comporre un disco di Power Metal senza cadere nel mero copiaticcio, Si sforzano a manifestarsi con una propria personalità e questo sembra riuscire loro con inaspettata semplicità. Non che esulino i punti di riferimento, questo è inevitabile, nel caso specifico di “Deadly Sins” li riscontriamo nei Savatage e nei Judas Priest, specialmente in certi acuti di Tecchio, davvero molto simili a quelli di Halford.

La musica è potente, grazie soprattutto ad una stupefacente ritmica. Tutti i brani sono belli, praticamente dei capitoli a parte che godono di vita propria. Era davvero molto tempo che non ascoltavo un disco di puro ed incontaminato Heavy Metal ed inevitabilmente mi vengono in mente i tempi d’oro del passato. Ora ricordo perché ho sempre amato questo genere, ultimamente mi si era offuscata la memoria. I Seven Witches non inventano nulla, ma vanno dritti al bersaglio con una facilità che fa invidia anche a band più blasonate.
La tecnica a disposizione è alta, la qualità sonora è ottima, in parole povere un vero metallaro troverà pane per i propri denti. Non ci sono neppure momenti di calo, nessun brano riempitivo, solo scarica elettrica a volontà.

E’ ovvio che allo stesso tempo non potrà mai essere un disco apprezzabile per coloro che non amano il volume alto, ma questo si sa, è solo questione di gusti musicali. La classe comunque non è acqua. Io intanto il pieno di energia l’ho fatto e voi magari provate a dargli un ascolto, non si sa mai. MS


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