Rock Impressions

Seven Steps to the Green Door - Step Into My World SEVEN STEPS TO THE GREEN DOOR
Step Into My World
Prog Rock Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog
Support: CD - 2008


I tedeschi Seven Steps To The Green Door ci propongono nuove soluzioni sonore. Intanto diciamo subito che non è del tutto usuale incontrare una band di Rock Progressivo composta da sette elementi. Con “Step Into My World” i nostri sono alla loro seconda realizzazione, la prima risale al 2006 dal titolo “The Puzzle”. Musica semplice da assimilare grazie a delle melodie e a dei ritornelli davvero appetibili, come nell’iniziale “New Rising”, ma attenzione, ricca di contaminazioni. Nel cammino degli ascolti ci imbattiamo anche nel Jazz, nel Metal, nell’elettronica e perché no, nel Pop. Tuttavia sono le tastiere a farla da padrona, la componente sinfonica è la colonna portante di questo imprevedibile disco. Interessanti le composizioni vocali femminili di “Stay Beside”, quasi stile Trio Lescano ed il bello che tutto questo accade sopra una base alla Spock’s Beard, quelli poi più spensierati ed allegri.
La musicalità è davvero imponente, gli arrangiamenti completano al meglio le sonorità, lasciandoci ad occhi aperti e concentrati nell’ascolto.

Il brano “Step Into My World” è qualcosa di veramente fuorviante, farà drizzare i capelli in testa a tutti coloro che non ammettono Crossover Metal nel genere degli intoccabili “dinosauri”! Ma quando la chitarra parte nel suo assolo, allora tutto ritorna nella normalità. Potranno essere considerate soluzioni non compatibili, ma questo è certamente lo spirito giusto per far progredire il Rock verso nuove coordinate. Buona anche l’idea di confluire in contemporanea la voce femminile con quella maschile. Piano, chitarra e voce nella dolcissima “Melissa”, uno degli episodi più semplici dell’intero lavoro, intimo, ma gia sentito. Ci piacciono decisamente di più i Seven Steps To The Green Door sperimentali, questa è la loro natura, cambiare continuamente in maniera camaleontica, provate ad esempio ad entrare nel Jazz del sax in “Singing Club”. Giuro che sono stato tentato ad estrarre il cd dal mio lettore per controllarne l’identità, ma sto ancora ascoltando lo stesso disco?
“Attract Me” ritorna allo stile Spock’s Beard con riff di chitarra al limite del Metal.
Torna il piano in cattedra con “Paid For Glance” e qui vengono in mente i Genesis di ”Firth Of Fifth”, non voglio farvi confusione , tantomeno stancare con i paragoni ad altre band, ma tutto questo serve per mettere a fuoco meglio lo stile complesso di questo settetto.
Insomma di carne sul fuoco ce n’è tanta, ed il bello è che i nostri sono riusciti a non bruciarla, cosa davvero non facile.

“Step Into My World” è un disco piacevolissimo che mi ha colto di sorpresa, difficilmente oggi in questo genere si riesce ad ascoltare qualcosa di veramente fresco, per cui i complimenti sono obbligatori. Un disco che va ascoltato più che sentito, e la differenza c’è! MS

Altre recensioni: Fetish




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