Rock Impressions

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******* OVER THE TOP *******
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Seven Impale - City of the Sun SEVEN IMPALE - City of the Sun
Karisma Records
Distribuzione italiana: Plastic Head
Genere: Prog
Support: CD - 2014


Questa giovane band norvegese ha debutto nel 2013 con un Ep e questo è il suo esordio sulle lunghe distanze. Nel frattempo il gruppo si è prodigato in concerti ottenendo ottimi riscontri, dall’Oslo Jazz Festival all’Inferno Festival. La formazione è composta di sei elementi fra i quali spicca il sax, poi ci sono due chitarre, tastiere, basso e batteria, i brani sono cantati anche se dominano le parti strumentali. Il genere proposto è fortemente prog, contaminato da elementi jazz e da incursioni nel rock più duro. La scuola è quella dei King Crimson, poi si possono ravvisare anche altre influenze come Zappa e alcune cose della scena di Canterbury, l’attitudine decisamente settantiana nella costruzione dei brani e non fatico a credere che troveranno molti consensi tra i nostalgici di quel modo di fare musica.

Il disco è composto da sole cinque traccie piuttosto lunghe, molto varie ed articolate. Il sax è subito in evidenza nella sinuosa “Oh My Gravity”, che fra reminiscenze colte, sferzate hard e ponti jazzati, offre uno spaccato della forza espressiva di questa giovane band. “Windshears” è più morbida e sognante, la trama è decisamente jazzata, con accenni di psichedelia e space rock, ottime vibrazioni che solo nel finale prendono un’impennata energica coinvolgente. “Eschaton Horo” è un brano molto complesso, lo sono tutti, ma questo in particolare, di sicuro è prog nel senso più vero del termine. “Extraction” prosegue il cammino del disco proponendo nuove atmosfere, gli ingredienti sono gli stessi dei brani precedenti, ma miscelati in modo nuovo. Chiude la monumentale “God Left Us For A Black Dressed Woman”, che è misura delle capacità di questa band.

Disco davvero impressionante questo, se poi si considera che è un debutto si rimane ancora più colpiti, le potenzialità di questa band sono enormi, ma serviranno i prossimi lavori per capire la reale portata della loro forza creativa. Intanto godiamoci questo disco che ha già tutte le caratteristiche per diventare un classico del futuro. GB




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