Finalmente abbiamo in mano l’attesissimo nuovo disco dei funambolici
Danesi Royal Hunt!
L’attesa, devo dire, è stata felicemente appagata, il
trio è notevolmente migliorato e l’esperienza fatta in
questi anni è stata maestra. L’ingresso del chitarrista
Marcus Jidell sembra portare una ventata di freschezza e Andre Andersen
è autore non solo di grandiose cavalcate tastieristiche, ma
anche di un ottimo songwriting.
Infatti salta subito all’orecchio la straordinaria tecnica dei
singoli individui, compresa la bella voce di John West, ma anche la
melodia ha la sua importanza. Convincenti gli episodi strumentali
come “Memory Lane”, con la sua introduzione neo classica
e assolo di chitarra veramente gradevole, “SK 983” ed
i suoi fuochi d’artificio da paura, oppure la conclusiva “Twice
Around The World”.
Il suono del disco è caldo e riempie la testa come una cascata
di note, ascoltate l’iniziale “Break Your Chais”
e capirete ciò che intendo dire. Richiami vocali e strumentali
anche all’ Hard Rock dei Raimbow, come si ascolta nel pezzo
“Never Give Up”, oppure ai Queensryche del periodo Rage
For Order in “Seven Days”.
I Royal Hunt sembrano divertirsi a mischiare tutta la loro esperienza
decennale in un solo disco. Ci sono anche quelli che non ti aspetti,
in “Kiss Of Faith” si va incontro a soluzioni nientemeno
che alla Gun’s & Roses?! C’è anche una buona
ballata, “Season’s Change”, melodiosa, semplice
e diretta. Classico Hard Rock impreziosito dall’eccellente prova
vocale di John.
Nessun dubbio nell’acquisto di “Paper Blood”, io
lo consiglio sia a chi ama il genere, sia a chi non ama l’Heavy
Metal in generale, ci sono troppi spunti interessanti per ignorarlo.
Royal Hunt, artisti della magniloquenza… e buon ascolto. MS
Altre recensioni: 2006 Live
Interviste: 2005
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