Rock Impressions
 

INTERVISTA A ROSS THE BOSS (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

Nella tua carriera trentennale hai suonato con molti artisti, dal punk all’epic metal, chi è oggi Ross the Boss e cos’è che ti spinge a suonare ancora con tanto entusiasmo ed energia?
Grazie, è una bella domanda. Il mio amore per la musica e per la chitarra in particolare hanno guidato tutta la mia vita. Questo dovrebbe essere così per ogni giovane musicista. Se qualcuno lo fa solo per diventare ricco e spudoratamente ricco, PENSACI BENE PRIMA!

Perché abbiamo dovuto aspettare così tanto per un tuo primo album solista e perché adesso sei riuscito a realizzarlo?
Come prima cosa bisogna chiarire che New Metal Leader non è un album solista. È stato realizzato da quattro musicisti che hanno contribuito in modo uguale alla sua realizzazione. Stavo aspettando da parecchio tempo il momento giusto e le persone adatte per fare un album come questo

New Metal Hero è un disco in puro epic metal style, piuttosto vicino allo stile dei Manowar e anche il logo e l’artwork ricordano i Manowar, perché?
È una musica che mi è sempre piaciuta e non vedo perché non posso suonarla ancora, per quanto riguarda il logo e l’artwork penso di avere il diritto di fare quello che voglio.

Cos’era successo quando hai lasciato i Manowar e quanto è stata dura come scelta? Sarà possibile una reunion in futuro o è un capitolo chiuso?
Ho lasciato i Manowar a causa delle differenze tra me e Joey. Era stato lui alla fine a chiedermi di andarmene. Se voglio suonare ancora con loro in futuro? Probabilmente no. Abbiamo già fatto una reunion, perché farne un’altra? Inoltre adesso sono già troppo occupato.

Secondo me gli album migliori dei Manowar sono stati Hail To England e Sign Of The Hammer, dopo di questi mi sembra che il gruppo abbia cominciato ad avere un calo di idee. Qual è la tua opinione al rigurdo?
Non sono d’accordo con te. Io credo che Fighting The World e Kings Of Metal hanno molte più idee al loro interno degli album che hai citato tu.

Le canzoni dei Manowar erano per lo più accreditate a DeMaio, ma io sono sempre stato convinto che il tuo contributo sia stato determinante, come possiamo anche vedere dal tuo nuovo album, com’è andata veramente?
Allora, io ho composto la musica dei brani “Manowar”, “Death Tone”, “Shellshock”, “Fastaker”, “Dark Avenger”, “Secret of Steel”, “Gloves of Metal”, “Each Dawn I Die”, “Army of the Immortals”, “The Oath”, “Kings of Metal”, “Hail and Kill”, bastano?

New Metal Leader mi sembra migliore delle cose fatte di recente dai Manowar, ma non temi il rischio di essere considerato nostalgico?
Questo è un disco di puro metallo, realizzato da un gruppo di musicisti pieni di talento e di energia, pronti per fare strage. Non c’è nulla di nostalgico in tutto questo.

I brani che mi hanno colpito di più sono stati l’iniziale “I.L.H.”, “Blood of Knives”, “God of Dying” e “Immortal Son”, mi puoi dire qualcosa di più su questi?
Queste canzoni sono tutte differenti tra loro, “God of Dying” e “Immortal Son” possono essere considerate epiche, “Blood of Knives” è una chiamata alle armi per tutti i New Metal Leader.

Quanta modernità e quanta tradizione ci sono nel nuovo disco?
Abbiamo seguito la tradizione che segue la vecchia scuola, perché abbiamo suonato tutti insieme nello studio di registrazione con una vera batteria tradizionale e dei veri amplificatori, ma abbiamo usufruito dell’aiuto di protools e programmi per la condivisione di files per mandarci delle comunicazioni fra New York e la Germania in alcune rare occasioni, ma per la maggior parte il disco è stato registrato con la band al completo.

New Metal Hero è un album di fede nel futuro, di passione per per il tuo lavoro o di conferma per quello che hai fatto in passato?
Il passato è passato, solo in futuro conta veramente per noi. Ovviamente la passione non morirà mai.

È stato difficile trovare un buon contratto per l’album?
No, è stato tutto molto facile. Siamo stati aiutati da un sacco di persone veramente grandi.

Come stanno andando i responsi della critica e del pubblico?
La sola cosa che conta veramente per me sono i fans, noi siamo coscienti di aver realizzato un grande album. Non tutti pensano la stessa cosa, ma sono parecchi anni che vivo nel mondo della musica ed ho imparato a trattare con i critici di tutti i tempi.

Sono un grande fan dei Brain Surgeons e credo che Denial of Death fosse un disco molto riuscito, quello che avrebbe finalmente potuto dare al gruppo un respiro internazionale, perché Albert (Bouchard, ex Blue Oyster Cult) ha congelato il progetto? Suonerete ancora insieme in futuro?
Albert e Deborah sono nel mezzo di un sgradevole divorzio, quindi questa è la causa della fine dei Brain Surgeons. Io amo molto lavorare con Albert, un musicista veramente creativo.

Albert è stato il batterista dei Oyster Cult, un gruppo che secondo me non ha mai ricevuto l’attenzione che si meritava, cosa pensi si loro?
Ho da sempre studiato a fondo la musica dei Blue Oyster Cult, non capisco cosa tu intenda dire con “attenzione”, perché Albert ha cinque dischi di platino appesi alle pareti di casa, questo significa “molta attenzione”.

Potendo scegliere un disco dalla tua vasta discografia, quale ami di più e quale di meno e perché?
New Metal Leader è il mio favorito al momento, perché è quello più nuovo e lo amo davvero intensamente. Manifest Destiny dei Dictators invece è quello che al momento amo di meno.

Nel tuo passato hai lavorato con molti artisti, cosa ti spinge a lavorare con così tanti musicisti diversi tra loro e qual è quello che ti ha impressionato di più?
Rispetto ogni musicista con cui ho suonato, ognuno ha qualcosa di molto bello e da ognuno posso imparare qualcosa. Quindi non ho un artista preferito in particolare.

C’è qualcosa del tuo passato che vorresti cambiare se fosse possibile?
Si, vorrei aver trovato prima il gruppo con cui sto suonando adesso. Ma sono stato anche molto occupato a crescere mio figlio e a lavorare come musicista.

Quali ricordi ami di più degli anni '70 e ’80, e quanto è cambiato il music biz?
Questi decenni sono stati davvero molto belli. Le case discografiche vendevano, la gente comprava e non rubava. Il Rock ‘n’ Roll era un RE, ho ancora dei ricordi molto vivi in mente, mi sono divertito molto in quegli anni. Credo non torneranno mai più.

So che hai molti progetti, quali sono i più importati per il prossimo futuro?
Al momento in verità non ho molti progetti, l’unica cosa che conta per me adesso è la Ross the Boss Band e il disco New Metal Leader, questo è il nostro futuro.

Grazie Ross per la bella intervista.. vuoi chiudere con un saluto?
Grazie a te per le belle domande, spero che tu e i tuoi lettori possiate venire a vederci dal vivo. Fate in modo di lasciarci provare la nostra fede nel metallo!

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