Rock Impressions

Ring - The Empire of Necromancers RING - The Empire of Necromancers
Poseidon / Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog
Support: CD - 1975 (2006)


La nipponica Poseidon ha tirato fuori dal cappello un’altra formazione settantiana sparita nell’anonimato. Non è chiaro se le registrazioni proposte erano già state pubblicate, ma si tratta di cinque brani registrati dal vivo nel 1975 con l’aggiunta di altri due registrati due anni più tardi con un diverso progetto.

I Ring sono il progetto del polistrumentista Takashi Kokubo, che qui suona la batteria e canta in lingua madre, ma il suo strumento principale è il sintetizzatore, infatti nei due brani finali lo troviamo cimentarsi proprio con questo strumento affiancato da un secondo synth e da un chitarrista. I Ring ricordano la classica formazione con chitarra, tastiere, basso e batteria e propongono un sound che spazia dal prog sinfonico alla psichedelia dei Pink Floyd meno acidi.

In effetti i cinque brani proposti dai Ring sono una piccola opera rock sorretta da melodie piacevoli e poco oscure, come invece farebbe pensare l’inquietante titolo. In certi frangenti si tocca anche la musica neo classica come in “The Desolation of Soom”.

I due brani aggiunti sono a nome Kokubo Synthesizer Works e si discostano notevolmente dal repertorio precedente. Continua una certa propensione sinfonica, ma è molto meno rock nel senso tradizionale del termine. Ma il sound è più maturo e originale anche se si è fatto esclusivamente strumentale.

Nel complesso questo disco rappresenta più una curiosità per appassionati e per collezionisti che vogliono conoscere in profondità la scena giapponese. Sicuramente è un disco piacevole e interessante, ma prima di questo ci sono molti altri titoli da cercare. GB


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