L'Indie Rock è un genere che in Italia gode del rispetto delle
generazioni, perfino i media gli dedicano spazio, seppur limitatamente.
Un canale elettrico nel quale si possono fondere con inattesa naturalezza
il Rock delle chitarre con la Psichedelia, l'elettronica, il Post
Punk, il Grunge e perché no anche un pizzico di Progressive
Rock.
Quindi Rock fondamentalmente per tutte le età, dal moderno
al Vintage. La Videoradio ha mostrato interesse per questa band lombarda
che con "L'Impatto" giunge al terzo album da studio. Dopo
"In Cardio & Psiche" del 2006 ed "Orbite"
del 2009, il duo composto da Davide Sar (voce, chitarre e tastiere)
e Tony Centorrino (batteria) si coadiuva della presenza artistica
di Simona Pozzi ai cori, Luca Urbani agli archi sintetici e tastiere
ed Erika Zanotti al flauto.
I Quarzomadera cavalcano dunque l'onda del Rock ed in quanto tale
esso è viatico dell'espressione del pensiero. I testi hanno
la loro importanza, la controcultura è intrinseca nel genere,
le tematiche dunque spaziano dal rapporto interpersonale a quello
sociale, tentando di fondere lo spirito vintage con il moderno. Ciò
che scaturisce da "L'Impatto" sono dieci tracce supportate
da un buon libretto interno in cui si possono leggere i testi delle
canzoni.
La voce è suadente, così l'ascolto si lascia inevitabilmente
prendere per mano e si fa portare al confine fra la Psichedelia ed
il Rock, il tutto supportato da ritornelli semplici e diretti. Chiaro
è il sunto in "Le Cose Che Non Trovi", il brano che
apre il cd.
I brani in definitiva si strutturano alternando il semplice al ricercato,
dando però più spazio al primo, magari con cambi di
tempo non invasivi ma d'effetto, come si può ascoltare in "Nebula".
Quando la band relega al ritornello più spessore, allora scaturiscono
canzoni che lasciano nella mente una sensazione di deja vu, se poi
ci aggiungiamo un velato senso di malinconia che spesso pervade fra
le composizioni dei Quaromadera, allora ci viene anche istintivo contrapporli
ai Tiromancino.
Troppo spesso le nostrane band Rock non si lasciano andare in solo
di chitarra, peccato perché in fondo stiamo parlando di Rock
e quindi non guasterebbe, in "Rimedi E Speranze" la band
si espone, seppure in maniera breve, a questo momento musicale. L'assolo
in composizioni tali, danno pepe all'ascolto e spezzano. Questo comunque
è uno dei brani dove la personalità della band si mette
più a nudo.
In precedenza parlavo di Psichedelia ed eccola scaturire in "L'Asceta",
canzone anche essa semplice ma d'effetto. La ruvidità del Rock
compare in "La Ballata Dei Pregiudizi", oppure si ascolta
semplicemente buona musica a tratti ruffiana come in "Spore".
Per concludere, "L'Impatto" è il terzo lavoro dei
Quarzomadera, in teoria per una legge non scritta ma esistente del
Rock, quello della verità ed i lombardi se ne escono fuori
a testa alta, ovviamente lasciando spazio a margini di miglioramento.
MS
|