Rock Impressions

Osi - Free OSI - Free
Inside Out
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: pop-prog metal
Supporto: CD - 2006


Ci sono molti album che dividono critica e pubblico ed è quello che è successo con il primo capitolo del super gruppo OSI, che io purtroppo non ho ancora ascoltato, ma che ricordo come molto controverso nei giudizi espressi. Immagino che questo nuovo capitolo della saga del progetto che vede insieme il chitarrista Jim Matheos (Fates Warning), il tastierista Kevin Moore (ex Dream Theater, Chroma Key) e il drummer Mike Portnoy (Dream Theater, Transatlantic, Neal Morse) porterà con se un identico strascico di critiche discordanti.
Siamo piuttosto lontani dai territori espressi nei rispettivi gruppi e/o progetti dai singoli musicisti e questo è sicuramente un grande pregio, perché non serve a nessuno l’ennesimo clone dei Dream o dei Fates, serve piuttosto cercare strade nuove, magari con fatica, con coraggio, con la consapevolezza che è sempre più difficile dire qualcosa di veramente nuovo.

Ascoltando Free sembra proprio che gli OSI siano partiti da queste considerazioni e che abbiano costruito il loro nuovo album sulla voglia di trovare un personale linguaggio espressivo, magari non sempre riuscito, ma che è piuttosto originale. Moore dal canto suo porta l’elettronica, che sta sperimentando nel suo progetto solista Chroma Key e la unisce al prog metal portato da Matheos, il risultato ricorda molto un incrocio fra i Porcupine Tree, i nuovi Marillion, la modernità dei Radiohead e i Pain Of Salvation.

Tutto questo prende forma nelle undici tracce che compongono la versione “base” dell’album, esce anche una special edition con bonus cd, che propongono davvero un’infinità di influenze che solo gli ascoltatori più esperti sapranno identificare. Un progetto davvero colto e sicuramente molto pretenzioso, ma che ripaga l’ascoltatore con un prodotto moderno e ricco di spunti di riflessione. Sicuramente da ascoltare con attenzione, ma che è buono anche per lasciarsi andare trasportati da una musica che riesce ad essere anche molto psichedelica.

Sono troppe le considerazioni che potrei ancora fare e questo senza aver ancora descritto una sola canzone del disco. Vi invito ad ascoltare Free senza pregiudizi e a farvi la vostra opinione, io ero molto prevenuto e sono rimasto molto colpito, felice di aver cambiato idea. GB

Altre recensioni: Blood

Interviste: 2006

Artisti correlati: Fates Warning, Chroma Key


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