Orchestre Celesti è il progetto solista di Federico Fantacone,
oramai giunto al ragguardevole traguardo del quarto suggello in studio.
Il polistrumentista ritorna all'attenzione dopo i tre album "Compi
La Tua Magia" (2007), "Black And Red" (2009) e "Transition
Of Power" (2011). La musica proposta è prevalentemente
incline verso un suono tastieristico, un tributo allo strumento che
sicuramente attira l'attenzione di coloro che amano le sonorità
Prog specialmente quelle degli anni '70. Eppure nel corso del tempo
Orchestre Celesti ha saputo plasmare in qualche modo il proprio stile,
in questo caso aprendo persino all'elettronica che prende il posto
ad esempio del suono del basso.
"Quattro" si suddivide in dieci tracce (due sono bonus tracks)
e si apre con "Un Prologo", intro tastieristico dal profumo
vintage. "La Talpa" ci fa conoscere la nuova veste di Fantacone,
questa volta le sonorità si sporgono anche verso gli anni '80,
quelli della caduta del Prog, con un cantato vicino alla PFM e degli
interventi elettronici ritmici e di arrangiamento. La scrittura dei
brani è più complessa rispetto i dischi precedenti,
si scorgono anche frammenti di jazz che rendono il tutto più
variegato e frizzante. "Canto Alle Nuvole" non può
che dimostrarsi una composizione appunto eterea, leggera con un testo
breve ma intenso, "Piccole nuvole, sparse nel cielo, troppo piccole
per essere viste.... Eppure anch'esse sanno toglierci il sole".
Il buono solo strumentale centrale mi dimostra una effettiva maturazione
dell'artista.
"Morte E Resurrezione Di Un Mago" è inizialmente
giocosa ed allegra come il suono delle campane che l'accompagna. Ritmica
in crescendo, così l'enfasi del brano, uno dei momenti più
Prog dell'intero lavoro. Amara considerazione in "Questo Mondo",
posto creato per altri e non per il pensiero di Fantacone, ma che
lascia nel finale comunque uno spiraglio di luce. Il tutto è
sopra fughe e cambi umorali dettati dalle onnipresenti tastiere, un
piccolo paragone viene naturale con le nostrane Orme. Non apprezzo
molto il cantato, ma questo probabilmente è solo questione
di gusto personale, ciò non deve gravare sull'insieme che resta
comunque gradevole. "L'Ombra" è uno dei miei movimenti
preferiti, un mix fra vintage, Prog italiano, Genesis, un sunto qualitativo
davvero buono nella durata di quasi dieci minuti.
Adiacente al precedente "I Tuoi Pensieri", ancora sette
minuti in cui Fantacone dimostra di essere un ottimo writters.
Organo in pompa magna accoglie l'ascolto in "The Suite",
capitolo epico della discografia del polistrumentista, un movimento
che si svolge successivamente con ritmica ed elettronica a suffragio
di una fuga intrigante e maestosa. Brano sopra la media! Le bonus
tracks sono "L'ultimo Bolero" e "Musica".
Con "Quattro" Orchestre Celesti prosegue il suo cammino
verso la ricerca di una personalità marcata e la strada sembra
farsi più larga. Ciò che scaturisce in evidenza nella
realtà delle cose è la smisurata passione che Fantacone
mette nella musica, un credo che risulta essere contagioso e che fa
del Prog ancora un viatico artistico che sembra non conoscere tramonto,
malgrado le vendite non rendano lui giustizia. MS
Altre recensioni: Compi la Tua Magia;
Black and Red; Transition
of Power
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