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Chi sia un po’ addentro le leggende del metallo conosce le ferite
e le vicissitudini legate al nome della storica band, alfiere della
NWOBHM, quindi sa che questa è la costola del gruppo che vede
in formazione il chitarrista e il bassista originali, ma non voglio
tediarvi con lunghe dissertazioni storiografiche, perché sono
già note. Piuttosto mi interessa tastare il polso a questo
disco, che sembra un po’ un residuato bellico, più che
un ponte verso il futuro, in altre parole più nostalgico che
altro.
Manco a dirlo siamo di fronte ad un lavoro nel pieno segno dell’HM
più classico e oltranzista, riff di chitarra secchi e anthemici,
quel tocco di epicità che scalda tanto i cuori e quella forza
che non vuole arrendersi mai, come nella potente opener dal titolo
“Chemical Romance”, che mostra subito una band carica
come una molla. “Motorbiker” è un inno abbastanza
prevedibile all’insegna di grandi bevute di birra e di cavalcate
ruggenti su moto leggendarie… comunque funziona. “Whippin
Boy” è una canzone veloce e cattiva, con grandi inseguimenti
di chitarre. Ancora più ruvida è “No Way Out”,
che mostra come si possa ancora scrivere un buon brano di HM senza
essere banali o scontati. Bellissima la ballad elettrica “Just
Another Suicide”. Interessante “Sinternet”, dal
testo provocatorio. Via via che scorrono i titoli ci si immerge sempre
più nel sound degli ODS, qualcuno lo farà provando una
grande nostalgia, altri perché non si sono mai evoluti musicalmente,
altri ancora per scoprire la vera essenza dell’Heavy Metal,
ma tutti avranno la possibilità di divertirsi.
È vero, in un certo senso questo disco è un po’
un residuato bellico, fatto da veterani che hanno ancora nostalgia
dei bei tempi andati, ma comunque è un bel disco di sano Heavy
Metal fatto come si deve… ce ne fossero. GB
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