Le note che accompagnano questo disco sono alquanto succinte e non
dicono se questo sia il disco di debutto, non citano la formazione
a parte il vocalist Manual Munoz e non ci sono i testi (ormai nelle
copie promozionali non ci sono quasi mai).
Il disco esce dopo la tragica scomparsa del batterista morto suicida
e questo avvenimento ha caratterizzato fortemente la resa di questo
album. La prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando The
Nameless Disease è che i TODT nel loro sound sono riusciti
a dar vita alla sintesi perfetta tra Heavy Metal e Gothic Rock, le
loro canzoni hanno una forza interiore che raramente ho trovato in
dischi dello stesso genere.
Fin dall'iniziale "We Cry As One" si avverte subito l'enorme
spessore artistico dell'album, grandi melodie goth si intersecano
con un metal quasi black, cambi di ritmo e d'atmosfera rendono il
prodotto quasi prog, ma soprattutto colpisce la solennità maestosa
del sound nel suo complesso."It Can't Be!" apre con un giro
di basso irresistibile di scuola ottantiana, poi entrano gli altri
strumenti ed è impossibile restare fermi. "How Could You?"
è una traccia molto triste, divisa in due parti una più
intimista e delicata, l'altra piena di rabbia e furore. "Won't
Follow Him" ha un attacco stoppato formidabile che lascia il
posto ad un incedere teatrale sofferto. In "It's the Same for
Everyone" il dolore si fa palpabile e lascia senza parole, la
magia di questo brano non può essere banalizzata con delle
povere parole. "Someone Else" inserisce ancora nuovi elementi
al già complesso sound del gruppo, c'è una chitarra
acustica stregata e nuove melodie vocali sognanti che si alternano
a momenti di energia pura. Questo CD è un vero capolavoro,
buy or die! GB
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