Dopo l’omonimo EP, tornano a noi i torinesi NYX del duo Walter
F. e Danilo A. “Pannico”. In definitiva un debutto vero
e proprio, dopo l’ottima critica ricevuta dagli addetti ai lavori
nei confronti del precedente lavoro. Una musica da raccomandare assolutamente
e miratamene ai fans dei Van Der Graaf Generator e dei King Crimson.
Non a caso troviamo come special guest un certo Trey Gunn (King Crimson,
David Sylvian, Robert Fripp, John Paul Jones) e David Jackson, sassofonista
dei Van Der Graaf Generator, Peter Gabriel, Peter Hammill e comparsa
perfino nei nostrani Osanna.
Da questi preamboli si può dedurre una certa cripicità
sonora ed una pesantezza esaltata proprio dal War Guitar di Trey Gunn.
In effetti molto è così, tuttavia i sette movimenti
che compongono l’album ben si districano fra alti e bassi umorali.
Il disco si apre con un carillon e sfocia in “Down In Shadows”,
tema portante del disco impreziosito dall’intervento di Trey
Gunn. Rabbia e nervoso fuoriescono dalle note, perfetto specchio del
testo il quale narra di un tradimento della propria donna con il migliore
amico! La rabbia cresce assieme agli strumenti durante la successiva
“Day After Day”, muro sonoro che scolpisce in se stesso
lo stato d’animo dei sentimenti umani. A spezzare questa sensazione
sublime d’ “oppressione sonora” ci pensa l’acustica
“Color”, pur restando nell’oscurità creata
dal violoncello di Marco Allocco.
A questo punto è “O.Y.O. (On Your Own)” a portarvi
nel mistico mondo dei Van Der Graaf generator, assieme al sax di David
Jackson. Un brano che lo stesso Hammill (sono sicuro), invidierà
alla band torinese. La schizofrenia sonora, dettata dalle percussioni
elettroniche e dalla chitarra lead con effetto reverse riporta la
musica nel campo dei King Crimson, assieme alla propria follia, questo
pezzo si intitola “Wait”. E come nei fuochi d’artificio
si termina con il botto, un turbinio di colori ed infine tutti in
piedi, avanti alla bellezza sonora di “Down Is Shadows Part
II”. E qui si viaggia all’unisono assieme a Gunn, Jackson,
Marco Allocco, Walter e Danilo. Curiosi di sapere come è andato
l’adulterio? Si finisce con la vendetta. Il carillon chiude
il disco e si riallaccia come una catenina attorno al collo di chi
ascolta.
Bello anche il libretto che accompagna il disco, sempre sul nero,
ma perfetto e dettagliato supporto del tutto. Ammetto di non conoscere
questa band, per cui per il sottoscritto “Down In Shadows”
è una sorpresa bella e buona! Bravi. MS
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