Rock Impressions

NYX - Down in Shadows NYX - Down in Shadows
Electromantic Music
Distribuzione italiana: Ma.Ra.Cash
Genere: Dark Prog
Support: CD - 2009


Dopo l’omonimo EP, tornano a noi i torinesi NYX del duo Walter F. e Danilo A. “Pannico”. In definitiva un debutto vero e proprio, dopo l’ottima critica ricevuta dagli addetti ai lavori nei confronti del precedente lavoro. Una musica da raccomandare assolutamente e miratamene ai fans dei Van Der Graaf Generator e dei King Crimson. Non a caso troviamo come special guest un certo Trey Gunn (King Crimson, David Sylvian, Robert Fripp, John Paul Jones) e David Jackson, sassofonista dei Van Der Graaf Generator, Peter Gabriel, Peter Hammill e comparsa perfino nei nostrani Osanna.

Da questi preamboli si può dedurre una certa cripicità sonora ed una pesantezza esaltata proprio dal War Guitar di Trey Gunn. In effetti molto è così, tuttavia i sette movimenti che compongono l’album ben si districano fra alti e bassi umorali. Il disco si apre con un carillon e sfocia in “Down In Shadows”, tema portante del disco impreziosito dall’intervento di Trey Gunn. Rabbia e nervoso fuoriescono dalle note, perfetto specchio del testo il quale narra di un tradimento della propria donna con il migliore amico! La rabbia cresce assieme agli strumenti durante la successiva “Day After Day”, muro sonoro che scolpisce in se stesso lo stato d’animo dei sentimenti umani. A spezzare questa sensazione sublime d’ “oppressione sonora” ci pensa l’acustica “Color”, pur restando nell’oscurità creata dal violoncello di Marco Allocco.
A questo punto è “O.Y.O. (On Your Own)” a portarvi nel mistico mondo dei Van Der Graaf generator, assieme al sax di David Jackson. Un brano che lo stesso Hammill (sono sicuro), invidierà alla band torinese. La schizofrenia sonora, dettata dalle percussioni elettroniche e dalla chitarra lead con effetto reverse riporta la musica nel campo dei King Crimson, assieme alla propria follia, questo pezzo si intitola “Wait”. E come nei fuochi d’artificio si termina con il botto, un turbinio di colori ed infine tutti in piedi, avanti alla bellezza sonora di “Down Is Shadows Part II”. E qui si viaggia all’unisono assieme a Gunn, Jackson, Marco Allocco, Walter e Danilo. Curiosi di sapere come è andato l’adulterio? Si finisce con la vendetta. Il carillon chiude il disco e si riallaccia come una catenina attorno al collo di chi ascolta.

Bello anche il libretto che accompagna il disco, sempre sul nero, ma perfetto e dettagliato supporto del tutto. Ammetto di non conoscere questa band, per cui per il sottoscritto “Down In Shadows” è una sorpresa bella e buona! Bravi. MS


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