“Forever
Endavour” è il lavoro solista del cantante dei finlandesi
Mind’s Eye. Trattasi di orecchiabile AOR gradevole sin dal primo
ascolto, forse anche troppo. Questo fatto è da considerarsi
positivo o negativo? Possibile che possa stancare dopo pochi ascolti?
Credo di si, ma ovviamente questo dipende soprattutto dai gusti personali
di ognuno di noi, che poi in definitiva sono quelli insindacabili.
“De gustibus non est disputandum” dicevano gia i nostri
antichi antenati latini, ed è una grande verità.
Il disco si apre con la gioviale “Nowere To Run” e da
essa trapela immediatamente l’amore di Novak per l’Hard
Rock degli anni ’80. Dimostra anche di essere in possesso di
grande talento compositivo e pure di aver immagazzinato la lezione
dei vecchi maestri del Rock come in “How Does It Fell”.
La title-track “Forever Endavour” invece denota anche
un interessamento tastieristico nei confronti dei dinosauri Yes ed
Asia, quelli ovviamente degli anni ’80.
Non manca nulla fra i solchi ottici, ballate (“Carry On”
e la bella “Another Woman” cantata in duetto con Martina
Edoff), momenti più aggressivi (“Back To The Free World”)
e canzoni fin troppo scontate (“Follow Your Heart”, “Save
Me” e “By Your Side”). Interessante finale con “Gates
Of Defeat” , intelligente e variegato dove si può tranquillamente
affermare che se i Marillion di Hogarth avessero suonato Hard Rock,
sarebbe stato sicuramente un loro motivo.
“Forever Endavour” è dunque un disco a corrente
alternata che potrebbe immediatamente far breccia nei vostri cuori
così come passare inosservato fra qualche sbadiglio. Ai posteri
l’ardua sentenza.
Con un poco di personalità in più sono sicuro che in
un futuro prossimo Novak ci regalerà storie più interessanti,
per ora rimandato. MS
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