Rock Impressions

Clive Nolan - Alchemy CLIVE NOLAN - Alchemy
Metal Mind
Distribuzione italiana: Andromeda Dischi
Genere: Prog
Support: 2CD - 2013


Nolan dovrebbe essere un personaggio abbastanza noto ai nostri lettori, per cui non vorrei perdere tempo in una presentazione in cui finirei per ripetermi, voglio solo ricordare che è uno dei musicisti più prolifici del panorama new prog, le band in cui ha suonato e i suoi progetti paralleli sono davvero tanti: Pendragon, Arena, Nolan & Wakeman, Stranger on a Train, ha poi partecipato ai dischi di Arjen Lucassen e tanti altri, insomma un vero personaggio. Nella sua carriera solista ha già affrontato dei concept album come quello a nome Caamora, oppure quelli con Wakeman (Olivier figlio di Rick) e in particolare questo nuovo sembra unire le intuizioni di due album, She e The Hound of the Baskervilles, anche se in realtà è proprio la naturale continuazione di She di cui ne ricalca lo stile, mentre del disco condiviso con Wakeman ha preso il senso di mistero. Si tratta di un’opera rock o se preferite di un musical, a base di un robusto rock sinfonico a più voci e molto pomposo, inoltre Alchemy è un opera dalle forti tinte dark, come del resto si evince dall’artwork e dal titolo stesso.

Alla realizzazione hanno collaborato ben undici cantanti fra cui lo stesso Clive, i più noti poi sono Tracy Hitchings, Damian Wilson, Victoria Bolley e Paul Menel, mentre gli altri sono Agnieszka Swita, David Clifford, Andy Sears, Paul Manzi, Chris Lewis, Noel Calcaterra. Come musicisti invece troviamo sempre Nolan alle tastiere accompagnato da Mark Westwood alle chitarre, Scott Higham alla batteria, Kylan Amos al basso, Claudio Momberg al piano, Ian Stott ai fiati e Penny Gee al violino.

L’opera è divisa in due cd, che musicalmente sono un tutt’uno, si parte con l’intro inquietante “Prologue/Overture”, il primo suono è uno sparo e poi arrivano le parole sinistre “… professor your journey ends here…” e un recitato inizia a raccontare la storia tessuna nell’opera, che ha un’impostazione molto teatrale, sicuramente ne seguirà un dvd come già è successo con She. “Deception” è ancora molto recitata nella prima parte, segue una piece epica e sempre molto misterica, che sfocia in un bel crescendo con belle linee melodiche nel cantato. “One For the Noose” continua a proporre partiture grandiose e molto pompose, che ben si adatterebbero ad una esecuzione con orchestra sinfonica, pur mantenendo l’impianto rock. I brani si susseguono senza perdere un momento di enfasi, la musica trasmette entusiasmo, in realtà è molto meno dark di come si potrebbe pensare dalle mie premesse, diciamo che il senso di mistero è sempre molto presente, ma c’è anche una musicalità sublime che accompagna tutti i brani e viene da chiedersi come Nolan sia riuscito a comporre un’opera come questa senza avere cali di ispirazione. Ci sono momenti veramente esaltanti a cui è impossibile restare indifferenti, a meno che proprio non piaccia il genere.

Il secondo cd non è da meno e mantiene sempre alta la tensione, stilisticamente è la degna continuazione del primo, a completamento di un’opera davvero sopra le righe, uno splendido musical di cui spero di poter vedere presto la resa teatrale, perché se ben strutturata si preannuncia molto spettacolare. Bellissima “Tide of Wealth”, ma si prova lo stesso entusiasmo anche in “The End Justifies the Means”, oppure che dire della delicatezza poetica di “Sanctuary”? E sono ancora brividi come nella romantica “Amelia Dies” e ancora con “Treachery” fino al gran finale.

Si può chiudere affermando che Mr Clive ha fatto un altro centro! GB

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