Rock Impressions

Noekk - The Grimalkin NOEKK - The Grimalkin
Prophecy
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Dark Prog
Support: CD - 2006


Tornano i Noekk di F.F. Yuggoth (batteria, basso e chitarra) e Fungus Baldachin (voce, tastiere e chitarra, entrambe ex Empyrium e altre formazioni come i The Vision Bleak e Autumblaze (credo che i loro siano nomi d’arte), col sequel del bellissimo The Water Sprite. Il sound del debutto di questi musicisti mi aveva colpito molto perché erano riusciti a concepire un lavoro veramente difficile da etichettare, nel senso di stabilire delle linee stilistiche precise e questo è un pregio veramente grande. Un’atmosfera gotica pervadeva tutto il disco con forti richiami ai Van Der Graaf Generator. Pertanto ero veramente curioso di poter ascoltare questo nuovo lavoro.

Diciamo subito che The Grimalkin è più hard prog ai limiti del doom e meno gotico del precedente, ma sempre molto oscuro e si inserisce in una cronologia di opere maligne, del resto Noekk è il nome di un personaggio mitologico minaccioso, di dark prog che hanno avuto negli anni ’70 un grande sviluppo a partire dai mefitici Black Widow per arrivare fino ai terribili Human Beast.

The Grimalkin è diviso in tre lunghe traccie, quasi delle suites per oltre quaranta minuti di grande musica visionaria, che hanno un unico filo conduttore, siamo sempre in presenza di storie maledette e inquietanti. Apre “The Albatross” introdotta dal suono di un clavicembalo stregato e dalla voce impostata del singer, atmosfera molto Lovecraftiana, poi entra la parte forte è il brano assume un incedere hard rock di grande impatto, le ritmiche in seguito si complicano e la struttura assume dei connotati prog. Un continuo cambio di atmosfere e situazioni, un incedere possente e maestoso, un clima denso di mistero come pochi sono riusciti a ricreare, ma il brano è troppo complesso per poterlo descrivere nei dettagli. “The Grimalkin” è spettrale e gli echi dei VDGG si fanno più palpabili, vengono alternate parti melliflue e incantate a vere e proprie scorribande sonore su cui emerge la voce autorevole del singer come una guida nella tempesta. “Codex Deserta” pur restando sui binari dei brani precedenti, propone un sound molto doom e sepolcrale che ricorda anche certi King Crimson o gli Anekdoten più oscuri.

I Noekk sono un gruppo eccezionale, la loro musica oscura è pervasa da una teatralità spettrale di rara efficacia, ascoltarli non vi lascierà ne tranquilli, ne indifferenti. GB

Altre recensioni: The Water Sprite; The Ministrel's Curse; Carol Stones and Elder Rock


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