Rock Impressions

My Silent Wake - IV et Lux Perpetua MY SILENT WAKE - IV et Lux Perpetua
Dark Balance
Distribuzione italiana: ?
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2010


Greve, malefico e tagliente il quinto disco degli inglesi My Silent Wake, senza contare gli ep oppure i dvd. Il combo si immerge in un pozzo sonoro nero come la pece, dove la voce maligna di Ian Arkley narra di terribili vicende al confine dello spirituale.
La distorsione sonora caracolla stancamente su un ritmo cadenzato fra il Doom ed il Death Metal, mentre l’umore di chi ascolta si scarnifica dolorosamente dalla realtà. Il malessere ed il disagio prosegue con “Death Becomes Us”, il ritmo cresce (per modo di dire) in “Bleak Endless Winter”, le chitarre gridano la rabbia in un lamento tagliente sopra un riff sanguigno.

E’ notte, sempre più notte fra le note e la voce femminile di Kate Hamilton fa scorrere brividi sulla pelle. Questo freddo se è quello della morte, vuol dire che i My Silent Wake la conoscono personalmente, tanto la sanno trattare. Pure la qualità sonora mostra un suono appiccicoso, torbido, che non fa altro che rendere tutto ancora più inquietante. Un attimo di pausa supportato da voce pulita e non in Growl in “Father”, ma è una piccola scheggia di lucidità che passa immediatamente. Un canto quasi ecclesiastico sopra un Doom spietato. La tecnica strumentale non è certamente eccelsa, ma i My Silent Wake ovviamente puntano tutto sulla sensazione che i propri strumenti sanno elargire.

“My Silent Wake” è figlia malata dei Black Sabbath, la successiva “Between Wake And Sleep” in confronto è una tarantella. L’epiteto finale del cd invece ha il nome di “Journey’s End”, una bordata di adrenalina vomitata dagli strumenti di Andi Lee (Basso), Jasen Whyte (batteria) e Kate Hamilton (tastiere-violoncello) oltre che da quella del gia citato Ian Arkley (chitarre).

Il Doom è questo, così si suona e lo si vive, senza restrizioni. Può piacere o non piacere, questo non si discute, ma non si discute neppure la bravura di questa band, che vive la musica in maniera profonda e spirituale. Se ci aggiungiamo poi un velo di Gothic, allora tutto ha un fascino ancora più particolare. Gli amanti delle tenebre sono avvisati. Attenzione però, non stiamo parlando di un must. MS

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