Rock Impressions

Lorenzo Monni - Debris LORENZO MONNI - Debris
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog / Sperimentale
Support: CD - 2008


Lorenzo Monni è un polistrumentista e “Debris”, disponibile su internet nel suo sito in download gratuito, è il secondo album della carriera. Undici brani per la durata di quasi un ora di musica. L’artista si addentra in suoni e melodie ricercate, uno sforzo compositivo altamente introspettivo. La musica ed il suono vanno a braccetto e si svelano all’ascolto in maniera totale. Lo aiuta l’elettronica, il Mellotron ed altri strumenti classici, in questo percorso “schizzato”, molto vicino al mondo di Fripp (King Crimson), che non disdegna neppure passaggi lisergici stile Pink Floyd.

Progressive d’avanguardia, lacerazioni sonore che squarciano la mente, come in “Ciel Brouille”. C’è un alternarsi di emozioni, tra l’essere coccolati e lo stupore. Se conoscete i Porcupine Tree, quelli che improvvisano in stile “Metanoia”, in “I Met The Craftsman” ne avrete una bella copia. Il pianeta Monni sembra non essere tangibile, malgrado l’ascolto porti alla memoria molti colori, i suoni a volte sono lontani, impalpabili, per poi caderci addosso lentamente ed inesorabilmente, “The Big Laugh” è l’esempio. Per comprendere bene il suono che scaturisce da “Debris”, bisogna lasciarsi andare, chiudere gli occhi ed ascoltarlo in cuffia, vedrete che “The Dawn Of The Young Dolls” vi porterà lontano. Ci sono anche passaggi acustici, che in verità spezzano l’ascolto, come si dice in gergo, lasciano riposare l’orecchio, come in “Naked Dialogues”. Per il resto, molta elettronica e sperimentazione. Ritengo la conclusiva “Gone”, uno dei punti più alti del disco, spaziosa ed elegante, una nenia che trasporta ed incanta. Questo in definitiva è un viaggio in un mondo sonoro parallelo alla norma, adatto solamente a chi è psicologicamente e “culturalmente” pronto ad intraprenderlo. Capisco che molti possano trovare “Debris” un disco alquanto ostico.

Quante volte abbiamo detto e letto che il Progressive Rock è musica per la mente, non è solo barocchismo e sinfonie, ma un puzzle sonoro composto da migliaia di tasselli, uno di questi è Lorenzo Monni. MS


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